Passaggi obbligati

foto dell’Assenzia alla Mostra della Comunità Europea

Questa guerra per alcuni sarà una strada senza uscita, come per il popolo Russo trascinato a occhi bendati in questo sordido gioco al massacro (degli Ukraini) da queste facce da matti dei suoi padroni che agiscono in nome e per conto suo. Sì: non governanti ma padroni, visto che i russi non possono nemmeno manifestare o pronunciare la parola”guerra” senza finire in galera come dei criminali. Voglio vederli tra qualche tempo, quando non riusciranno nemmeno a entrare in Europa senza essere insultati e disconosciuti dai propri parenti sopravvissuti. Sarà il loro passaggio all’indietro da occidente ad oriente, perciò addio Roma e Londra, addio Parigi.

Paradossi.

L’Europa, tirata per la giacchetta dagli USA e dalla Russia, trascinata sull’orlo della terza guerra mondiale dagli Ukraini, dissanguata dai prezzi dell’energia sia dai russi e, paradossalmente, proprio dall’alleato americano, nel momento in cui si accingeva alla svolta green. L’Europa inguaiata prima dal Covid 19 e poi dall’invasione dei profughi di guerre che per la maggior parte non ha nemmeno causato, sarà obbligata stavolta dalla NATO a portare le spese militari al 2% del pil . Ma poprio in questo mare agitato potrebbe trovarsi il passaggio obbligato verso l’unione e l’automia militare europea, o almeno anche solo energetica.

Il banco vince sempre

Gli Usa dovranno finalmente fronteggiare il nemico di sempre, la Russia. Un passaggio obbligato per l’ultima partita dov’è in ballo la divisione definitiva del mondo in due parti ben separate. Una sfida all’OK Corral che porterà le debite conseguenze. Ma questa volta gli yankies il bottino di guerra lo incassano in anticipo dagli Europei senza sparare un colpo, perchè intanto essi si sono sostituiti al nemico nella vendita di petrolio, gas e grano e in più, ci stanno obbligando a forzare i bilanci per riarmarci in una guerra che non è nemmeno la nostra, per cui saremo indebitati in eterno. E a coronamento della faccenda, anche dopo aver buttato bombe atomiche e bombardato e ridotto alla fame (tanto quanto i russi) mezzo mondo, davanti al loro pubblico faranno la figura dei super eroi buoni, tentando di portare Putin davanti al tribunale dell’Aja.

I sopravvissuti

Il popolo Ukraino o quel che ne è rimasto, ha dimostrato a tutto il mondo nei fatti di non essere un’emanazione della Russia, ma una vera grande nazione a sé stante. Anche in esilio. Questa sofferenza atroce dello strazio degli abitanti, di quegli edifici distrutti e polverizzati, dei bambini in fuga o morti tra le macerie degli ospedali, saranno quel passaggio obbligato verso la propria eroica rinascita. Il sangue ukraino si è pietrificato nella storia grazie alla generosa resistenza dei suoi figli migliori. Purtroppo quella vena sotterranea che li univa al popolo russo, forse la guerra l’ha seccata per sempre. Uno dei tanti delitti di Putin, che solo la storia potrà giudicare e punire.

©l’Assenzia

Cartoline dal punto di vista del baratro.

Missili sulla città di Kiev (24 febbraio 2022).
Missili sulla città di Kiev il 24 febbraio 2022 (foto presa da Focus)

Mentre noi piccoli illusi cittadini europei, seguiamo interminabili e inconcludenti dibattiti TV con ospiti tuttologi riciclati per la qualunque occasione e politici vari che ripropongono le solite panzane sulle ideologie che oramai sono state smascherate e depotenziate dal consumismo e dal cretinismo social, la gente in Ukraina muore davvero e non per delle idee e non solo in TV. La gente in Ukraina muore per il gas. Insomma anche se non esplode qualche palazzo a Milano, il Gas c’entra lo stesso e crea delle stragi come in Germania durante la seconda guerra mondiale. E orribilmente è proprio da qui che la storia fa beffardamente ripartire la guerra.

Per comandare da imperialisti serve gente volgare e violenta

Nella storia di questo consorzio attraverso cui Putin ci vende il Gas russo, mi hanno colpito alcuni dei personaggi chiave (faccio fatica a chiamarle persone perché mi danno la nausea), che sono proprio tedeschi: uno è l’ex CEO di Nord Stream AG Matthias Warnig, tedesco dell’ex DDR, spione nella STASI e sodale di Putin. L’altro è Gerhard Schröder, di professione avvocato e lobbysta oltre a ex cancelliere tedesco, che proprio mentre si dimetteva dai suoi incarichi di governo nel 2005, si tuffava nell’affare del gas per conto di Putin.

Il duo tragicomico Putin-Berlusconi nei tempi felici

Prodi in seguito si sarebbe sempre rifiutato di fare comunella con Putin, mentre Berlusconi (era il segreto di Pulcinella) è stato accusato dal Parlamento italiano di avere un conflitto di interessi nell’accordo Eni-Gazprom del 2007 nell’affare South Stream, altro gasdotto russo in cui è subentrata la Turchia come partner al posto dell’Italia, la quale dopo anni di progetti ha dovuto abbandonare la nave in seguito alle sanzioni di Obama del 2014, essendo alleato Nato. Semplifico perché la storia è un pelo intricata ed altri la raccontano più compiutamente dell’Assenzia.

Il primo Marzo 2022 l’interruzione del secondo gasdotto Nord Stream AG2 lo ha mandato in bancarotta a causa dell’Agenzia Federale Tedesca delle reti che nel novembre 2021 ha annunciato la sospensione temporanea del processo di approvazione, citando un ostacolo legale; il gasdotto in effetti avrebbe potuto potenziare i rifornimenti di gas in occidente aggirando le tasse di transito dell’Ukraina e della Polonia, le quali in sede UE e USA avvevano protestato vivacemente.

E Putin, vedendo i suoi investimenti e i suoi sogni di gloria andare alla malora, forse ha pensato alle maniere forti usando la guerra come merce di scambio con la Nato, anche se non ha fatto i conti col popolo Ukraino, che resiste eroicamente e naivamente all’invasione per qualcosa al di fuori di tutte le ideologie e che Putin e i Russi non hanno mai conosciuto: qualcosa che si chiama “Libertà”.

Ma per tornare ad oggi, si va avanti coi bombardamenti a tradimento e le sanzioni, anche se Putin con la sua azione bellica ha già raggiunto il suo obiettivo intimidatorio nei confronti dell’Europa. E mi da l’idea di non volersi affatto fermare.

Ed anche se probabilmente la Russia non può fallire, forse Gazprom sì , ed è per questo che penso che forse, stia solo nei suoi partners economici esteri il potere di farla ragionare, partners come il Giappone o la Cina (già cliente gas dal attraverso la Siberia con cui ha appena stretto un accordo per una ulteriore fornitura di gas attraverso la Mongolia). Cina con cui Roma ha dei rapporti di interesse, come via della seta e 5 G e che in generale ha interessi molto importanti in tutto l’Occidente

Infatti non la Merkel ma la Cina, è stata chiamata a trattare per riportare la Russia alla realtà.

In quanto al Giappone ha dichiarato furbescamente di sospendere gli investimenti in Russia, ma di non poter licenziare i dipendenti dell’industria del tabacco (le cui accise vanno dritte nelle casse del governo russo.

In questa guerra tutti stanno rivelando di che stoffa sono fatti : l’UKRAINA che avrà anche fatto la sua parte, non so, ma che COMUNQUE mostra il suo EROISMO, VERO, UMANO, RESISTENTE, che rivendica giustamente la propria libertà e che per la nostra ignavia forzata, ci fa morire di vergogna. Putin che mostra la sua sanguinaria sete di potere e un popolo miope anestetizzato da anni di soprusi orwelliani, con qualche “risveglio” quasi suicida subito sedato dai suoi sgherri . L’Europa un po’ sonnacchiosa e un po’ furba che rimanda agli Usa qualunque tipo di decisione, spinta sull’orlo di una III° guerra mondiale che non vuole e da una Russia che la ricatta con gli approvvigionamenti energetici. Una Polonia con Repubblica Ceca e Slovenia molto più coraggiose di tutti gli stati europei messi insieme, anche perchè sanno che potrebbero essere le prossime prede. Una Cina infine che paradossalmente potrebbe diventare la guardiana della stabilità Europea, perché vorrebbe dire stabilità per i suoi affari. Ora staremo a vedere cosa farà .

Intanto mi chiedo chi pagherà per i morti dell’Ukraina, chi pagherà per i profughi e , per una generazione annientata dalla guerra, per le famiglie distrutte, per lo sfregio fatto a una Nazione e alla sua storia?

Protezione civile in campo per accogliere bambini ucraini in Sardegna |  News - SardegnaLive
foto da La Sardegna Live

Chi pagherà per gli orfani coi loro incubi trascinati sulla strada di una vita intera?

Non bastano tutti i soldi del mondo per riparare al danno, quando si colpisce e violenta la sovranità di una nazione e dei suoi individui.

Un ex spione gangster e vanesio come Putin, che fa la guerra con l’intimidazione mafiosa , che ha ingannato e usato il suo grande popolo trascinandolo per interesse personale in una sporca guerra fratricida con la stessa scusa che usò Hitler quando iniziò a invadere la vecchia Cecoslovacchia dando il via alla II° guerra mondiale, avrà distrutto una parte del nostro mondo per niente, sarà ricordato come un volgare criminale e tramonterà insieme alla sua razza, negli angoli bui della storia.

©l’Assenzia

“Cambiare tutto per non cambiare niente”

Mercoledì 4 novembre, un funzionario del Fulton County Board of Elections, al centro, parla con avvocati e rappresentanti dei partiti democratico e repubblicano al magazzino di registrazione ed elezione della contea di Fulton ad Atlanta, in Georgia.
A Fulton County Board of Elections official, center, speaks to lawyers and representatives for the Democratic and Republican parties at the Fulton County Registration and Election warehouse in Atlanta, Georgia, on Wednesday, November4. Elijah Nouvelage/Bloomberg/Getty Images



Storia di un furbo dinosauro e di un popolo ridicolo: divide et impera

Ho scelto questa emblematica immagine tratta dal sito della CNN , perchè mi ha colpito la scorrettezza politica e senza vergogna del degno presidente uscente di uno Stato per metà segregazionista (che però si vanta di essere una grande democrazia) il quale alle due del mattino, astutamente, con le votazioni ancora in corso si proclama vincitore e vorrebbe addirittura fermare i conteggi delle votazioni in quegli stati dove i voti arrivati per posta daranno palesemente la vittoria a Biden, il quale, a causa del Covid, aveva raccomandato ai suoi elettori cautela nel recarsi alle urne. Trump sta scatenando i suoi avvocati in tutti gli stati avversi, per innescare battaglie legali che gli diano il tempo di allungare il brodo e inventare qualcosa. Domani cosa accadrà? che irromperà in qualche Ufficio postale sul cavallo, con la stella da sceriffo insieme ai Good Ol’ Boy e ai Fantastici 4 ?

foto da Facebook

Non c’è bisogno di vivere in Lombardia per sapere, che se ti ammali di Covid non ne esci certo in due o tre giorni. Ecco perchè sono convinta che questo signore abbia truccato una banale influenza con un Covid, per scopi studiatamente elettorali, attirandosi i voti dei negazionisti e dividendo con un certo successo il suo Paese. Infatti solo i suoi sostenitori boccaloni possono bersi una storiella così ridicola e crederelo una specie di Superman uscito illeso da un virus i cui malati negli USA sono a quota 9,52 Mln con 322.000 decessi alla data 3 nov 2020.

Sleepy Joe : PAC e contropacco

Non mi fa nemmeno simpatia il Signor Biden, pallonaro e bidonista peggio di Obama quando ha bevuto il bicchier d’acqua della Contea di Flint. Si è capito oramai che anche i Democratici sono moneta falsa e rappresentano gli STESSI padroni dei Repubblicani: anche questo sedicente difensore dei deboli è solo un difensore delle sue tasche e di quelle dei suoi compari della upper class, anzi dei suoi finanziatori celati dietro i famosi PAC , e ripescato prima della pensione.

foto da l’Indipendent


Quindi adesso lui e Trump, lottano solo per decidere chi dovrà mettersi i soldi nelle tasche per altri 4 anni. Trump che si è messo a fare il Presidente degli Stati Uniti perchè le sue aziende stavano fallendo (come il nostro caro Berlusca) è logicamente più scaltro, affamato, scorretto e motivato. Non vuole certo tornare a fare il testimonial per Mc Donald. Biden è il soldatino messo su da un potere che non vede l’ora di
uscire finalmente da questa commedia dell’orrore e mandare in manicomio Trump perché si è allargato troppo allenandosi a fare il piccolo Hitler.

Insomma come diceva il nostro Tomasi da Lampedusa nel Gattopardo, “cambiare tutto per non cambiare niente”. I ricchi rimarranno esattamente al loro posto continuando a giocare a Monopoli e i poveracci creperanno di Covid, miseria e sparatorie. In mezzo c’è una middle-class impoverita, incattivita e distratta, che si beve qualunque storia pur di conservare il proprio posto caldo all’inferno, facendo finta che l’inferno non esista.

©l’Assenzia

Ritorno al futuro: American’s dream

 

Mr. Sundar Pichai

Alcuni personaggi politici delle passate legislature nostalgici delle leggi razziali, potendo contare sulla credulità degli ignoranti, su uno stipendio da favola e una pensione assicurata, per continuare a farsi votare da una manica di depressi (come certificato dal Censis) e farci ritornare al Medioevo,  si sono inventati che sia in atto una sostituzione etnica nel nostro paese.

Per loro basterebbe essere italiani per assurgere a dignità morale e diventare dei geni, delle “eccellenze”: infatti i nostri migliori scienziati scappano all’estero per evitare i propri connazionali.

Chissà se questi politici segregazionisti, sarebbero capaci di fare il lavoro di Mr.  Sundar Pichai, il quale a 46 anni,  è diventato una delle figure più potenti della Silicon Valley grazie allo studio, al talento e a tanto lavoro.

Umanamente il passaggio dall’India agli Stati Uniti non deve essere stata proprio una passeggiata. Infatti non è che negli USA brillino per mancanza di razzismo. Eppure gli americani quando si tratta di affari, sono persone pratiche ed ignorano la parte retrograda della società, perché improduttiva.

Cresciuto a Chennai, in India, classe 1972,  Mr. Pichai racconta in un intervista di non aver mai avuto un computer tutto suo,  accesso ad Internet o ad un semplice telefono, fino a quando, laureatosi precocemente in ingegneria meccanica nel proprio paese,  non  è approdato negli Stati Uniti da immigrato con una borsa di studio alla Stanford University, dove ha conseguito un Master of Science.  Ha poi conseguito un MBA ( Master in Business Administration) presso la Wharton School of the University of Pennsylvania.

Lavora per Google dal 2004 ed ha fatto molte cose in azienda, dalla supervisione di Chrome, al responsabile del prodotto di Google e responsabile del sistema operativo Android. È diventato CEO nel 2015.

I co-fondatori di Google Larry Page e Sergey Brin hanno annunciato martedì scorso, che Mr. Pichai avrebbe assunto la carica di Ceo della società madre Alphabet (GOOGL) e Ceo di Google. “Sarà il dirigente responsabile e responsabile della guida di Google e della gestione degli investimenti di Alphabet nel nostro portafoglio di “Other Bets”, scrivono i fondatori in una lettera.

Pensateci bene: qui da noi, qualche brillante imprenditore nostrano, al massimo gli avrebbe offerto di mungere le vacche o di raccogliere i pomodori a 3 euro all’ora, invece di metterlo al tavolo delle trattative di Ilva o di Alitalia ad esempio. Perché noi,  che siamo bianchi e  italiani, siamo  “le eccellenze”  …

©l’Assenzia

La nave dei folli

Ma cosa succede nel mondo?

Sembra diventato un quadro di Hieronymus Bosch questa Terra.

Come in  uno strano complotto qualcuno ha sostituito i governanti seppur mediocri delle grandi nazioni,  con degli avidi,  autentici pazzi scatenati e ignoranti.

Un bifolco parvenue che scambia l’Amazzonia per un campo di patate e invita a dargli fuoco per seminare mais, governa una delle più grandi nazioni, il Brasile.

La Cina massacra allegramente i giovani di Hong Kong senza che nessuno dica beh. E intanto un’altro in Corea con un taglio di capelli fatto da un cubista triste e in crisi esistenziale minaccia di buttare l’Atomica sugli Usa e l’ altro bifolco presidente  americano,  lo va a trovare e invece di menargli lo bacia. Uno che governa il mondo col suo faccione paonazzo da mbriaco dalla finestra di Twitter e non contento  incasina il mercato internazionale  perché ha scambiato l’economia mondiale per gioco d’azzardo.

A coronamento del manicomio internazionale, ecco che un pusillanime ricattatore che dovrebbe marcire in galera per svariati reati penali tra cui il ricatto alla Germania, fa il capo del governo di milioni di turchi e massacra senza vergogna oppositori, giornalisti,  curdi e siriani, minacciandoci di aprire le frontiere se ci azzardiamo a fiatare.

E come mai l’Europa è così blanda nei suoi ammonimenti? E noi Europei come mai ci voltiamo dall’altra parte? Forse perché le armi al macellaio le abbiamo fornite noi?

Siamo forse diventati come quelli che sotto il nazismo, davanti al genocidio degli Ebrei chiudevano gli occhi e giuravano di non aver capito che morivano nei campi di concentramento?

E a casa nostra: davvero non vediamo gli extracomunitari e gli italiani stessi sfruttati e bullizzati indegnamente nei campi di pomodori o per le strade facendo i riders per pochi euro? E i mafiosi che ricattano e uccidono, gli spacciatori che seminano morte, davvero non li vediamo?

Ma cosa c’è successo: cosa c’è successo?

©l’Assenzia