La luce sull’oblio

Guernica, icona di pace: a Roma esposto un Picasso ritrovato
Guernica, Picasso

La morte cade come una coltre oscura sui nostri ricordi, ed anche il volto più meraviglioso, le gesta più eroiche, il sacrificio più sublime, viene scaraventato con indifferenza nel precipizio del tempo. Dimenticato e sostituito dall’oblio, che a sua volta viene sostituito da un altro ricordo più recente.

Nella nostra memoria europea infatti, un’azione orribile e volgare come l’aggressione russa all’Ucraina, prenderà tristemente il posto di quella sublime ed eroica compiuta da questo stesso esercito durante la seconda guerra mondiale, quando si è schierato in maniera decisiva con l’Inghilterra e gli Stati Uniti per la liberazione dell’Europa dall’esercito nazista.

Ieri hanno combattuto per la libertà, oggi per riprendersi il mercato del Gas. Grazie al loro presidente assetato di sangue, soldi e potere, passeranno alla storia degli anni 2000 come dei volgari macellai con le mani sporche del sangue di inermi civili ucraini. Tutto il mondo del resto ne è stato testimone in diretta tv …

Allo stesso modo, nella più modesta storia politica della nostra Repubblica, una donna valorosa come la Segre, non verrà ricordata come una eroina sopravvissuta all’orrore nazista, ma come la senatrice che ha consegnato la presidenza del senato a coloro i quali hanno condiviso le stesse idee e ideali di quanti la fecero rinchiudere nel lager nazista e la fecero espellere da scuola con le leggi razziali in quanto ebrea.

E poco importa se ora si fanno chiamare con un altro nome: nel loro simbolo della fiamma c’è l’impronta del fascismo storico. E la realtà con cui bisogna fare i conti è che la 26esima parte di un 61% su 51.000.000 degli aventi diritto del popolo italiano, l’hanno votato. La “fiamma” arde ancora sotto la cenere di questa Repubblica che verrà presto cannibalizzata da “non-so-cosa” che forse non passerà nemmeno per la porta principale della storia, ma semplicemente da qualche studio televisivo.

In questo paradossale 2022, tutto il mondo è in guerra per un verso o per l’altro, le risorse energetiche stanno per finire e la lotta dei 3 giganti del mondo USA, Cina e Russia, converge proprio su questo grosso grasso mercato. Lotta all’ultimo sangue appunto.

Siamo passati dalla lotta per il primato dei vaccini della sanità mondiale vinta da Pfizer, poi finita sotto inchiesta della Procura Europea, a quella sull’energia. E anche se il Covid fa ancora percentuali come quella del PD nelle ultime politiche, la gente se ne frega e gli stati si tolgono la mascherina (anche in senso figurato).

Ah se Greta Tumberg fosse consapevole che il “semaforo verde” è esploso con lei e con la svolta verde della Von der Leyen! Con il cambio di rotta verso le energie pulite, l’ intero settore automobilistico è collassato drasticamente verso l’elettrico. E non solo, tutto l’indotto lo ha seguito a ruota. Per i settori chiave dell’economia che cambiano padrone (una bella fetta di quella europea, ed anche mondiale per certi versi) questo comporta conseguenze estremamente dolorose.

Il mercato mondiale va verso le batterie al litio e i generatori di corrente domestici e per condominio. Basta guardare i redazionali sui più importanti quotidiani europei sugli accumulatori di corrente e le prese smart, e last but non least, le dichiarazioni mica tanto estemporanee di Tabarelli di Nomisma Energia riguardo la necessità per gli italiani di ricorrere a razionamenti e generatori autonomi.

I trasporti europei si spostano dal trasporto via terra a quello via mare sulla via Egnazia dall’Albania alla Grecia, penetrando direttamente e senza clamore nel cuore dell’Europa, come si evince ad esempio dagli ultimi investimenti di multinazionali importanti come il Gruppo Grimaldi in Grecia.

La Turchia è dunque sempre più vicina all’Europa e si conferma come partner necessario per le mediazioni con la Terra di mezzo …

A noi popolo di imbecilli “sudditi consumatori”, manipolati dalla politica, dalle fake news, dalle religioni e dall’impero dei consumi, non resta che aspettare le prossime direttive dei nostri “superiori” che governano l’economia mondiale con lo spirito del “Dividi et impera”.

Sia fatta la volontà delle multinazionali. Amen

© l’Assenzia

Passaggi obbligati

foto dell’Assenzia alla Mostra della Comunità Europea

Questa guerra per alcuni sarà una strada senza uscita, come per il popolo Russo trascinato a occhi bendati in questo sordido gioco al massacro (degli Ukraini) da queste facce da matti dei suoi padroni che agiscono in nome e per conto suo. Sì: non governanti ma padroni, visto che i russi non possono nemmeno manifestare o pronunciare la parola”guerra” senza finire in galera come dei criminali. Voglio vederli tra qualche tempo, quando non riusciranno nemmeno a entrare in Europa senza essere insultati e disconosciuti dai propri parenti sopravvissuti. Sarà il loro passaggio all’indietro da occidente ad oriente, perciò addio Roma e Londra, addio Parigi.

Paradossi.

L’Europa, tirata per la giacchetta dagli USA e dalla Russia, trascinata sull’orlo della terza guerra mondiale dagli Ukraini, dissanguata dai prezzi dell’energia sia dai russi e, paradossalmente, proprio dall’alleato americano, nel momento in cui si accingeva alla svolta green. L’Europa inguaiata prima dal Covid 19 e poi dall’invasione dei profughi di guerre che per la maggior parte non ha nemmeno causato, sarà obbligata stavolta dalla NATO a portare le spese militari al 2% del pil . Ma poprio in questo mare agitato potrebbe trovarsi il passaggio obbligato verso l’unione e l’automia militare europea, o almeno anche solo energetica.

Il banco vince sempre

Gli Usa dovranno finalmente fronteggiare il nemico di sempre, la Russia. Un passaggio obbligato per l’ultima partita dov’è in ballo la divisione definitiva del mondo in due parti ben separate. Una sfida all’OK Corral che porterà le debite conseguenze. Ma questa volta gli yankies il bottino di guerra lo incassano in anticipo dagli Europei senza sparare un colpo, perchè intanto essi si sono sostituiti al nemico nella vendita di petrolio, gas e grano e in più, ci stanno obbligando a forzare i bilanci per riarmarci in una guerra che non è nemmeno la nostra, per cui saremo indebitati in eterno. E a coronamento della faccenda, anche dopo aver buttato bombe atomiche e bombardato e ridotto alla fame (tanto quanto i russi) mezzo mondo, davanti al loro pubblico faranno la figura dei super eroi buoni, tentando di portare Putin davanti al tribunale dell’Aja.

I sopravvissuti

Il popolo Ukraino o quel che ne è rimasto, ha dimostrato a tutto il mondo nei fatti di non essere un’emanazione della Russia, ma una vera grande nazione a sé stante. Anche in esilio. Questa sofferenza atroce dello strazio degli abitanti, di quegli edifici distrutti e polverizzati, dei bambini in fuga o morti tra le macerie degli ospedali, saranno quel passaggio obbligato verso la propria eroica rinascita. Il sangue ukraino si è pietrificato nella storia grazie alla generosa resistenza dei suoi figli migliori. Purtroppo quella vena sotterranea che li univa al popolo russo, forse la guerra l’ha seccata per sempre. Uno dei tanti delitti di Putin, che solo la storia potrà giudicare e punire.

©l’Assenzia

Cartoline dal punto di vista del baratro.

Missili sulla città di Kiev (24 febbraio 2022).
Missili sulla città di Kiev il 24 febbraio 2022 (foto presa da Focus)

Mentre noi piccoli illusi cittadini europei, seguiamo interminabili e inconcludenti dibattiti TV con ospiti tuttologi riciclati per la qualunque occasione e politici vari che ripropongono le solite panzane sulle ideologie che oramai sono state smascherate e depotenziate dal consumismo e dal cretinismo social, la gente in Ukraina muore davvero e non per delle idee e non solo in TV. La gente in Ukraina muore per il gas. Insomma anche se non esplode qualche palazzo a Milano, il Gas c’entra lo stesso e crea delle stragi come in Germania durante la seconda guerra mondiale. E orribilmente è proprio da qui che la storia fa beffardamente ripartire la guerra.

Per comandare da imperialisti serve gente volgare e violenta

Nella storia di questo consorzio attraverso cui Putin ci vende il Gas russo, mi hanno colpito alcuni dei personaggi chiave (faccio fatica a chiamarle persone perché mi danno la nausea), che sono proprio tedeschi: uno è l’ex CEO di Nord Stream AG Matthias Warnig, tedesco dell’ex DDR, spione nella STASI e sodale di Putin. L’altro è Gerhard Schröder, di professione avvocato e lobbysta oltre a ex cancelliere tedesco, che proprio mentre si dimetteva dai suoi incarichi di governo nel 2005, si tuffava nell’affare del gas per conto di Putin.

Il duo tragicomico Putin-Berlusconi nei tempi felici

Prodi in seguito si sarebbe sempre rifiutato di fare comunella con Putin, mentre Berlusconi (era il segreto di Pulcinella) è stato accusato dal Parlamento italiano di avere un conflitto di interessi nell’accordo Eni-Gazprom del 2007 nell’affare South Stream, altro gasdotto russo in cui è subentrata la Turchia come partner al posto dell’Italia, la quale dopo anni di progetti ha dovuto abbandonare la nave in seguito alle sanzioni di Obama del 2014, essendo alleato Nato. Semplifico perché la storia è un pelo intricata ed altri la raccontano più compiutamente dell’Assenzia.

Il primo Marzo 2022 l’interruzione del secondo gasdotto Nord Stream AG2 lo ha mandato in bancarotta a causa dell’Agenzia Federale Tedesca delle reti che nel novembre 2021 ha annunciato la sospensione temporanea del processo di approvazione, citando un ostacolo legale; il gasdotto in effetti avrebbe potuto potenziare i rifornimenti di gas in occidente aggirando le tasse di transito dell’Ukraina e della Polonia, le quali in sede UE e USA avvevano protestato vivacemente.

E Putin, vedendo i suoi investimenti e i suoi sogni di gloria andare alla malora, forse ha pensato alle maniere forti usando la guerra come merce di scambio con la Nato, anche se non ha fatto i conti col popolo Ukraino, che resiste eroicamente e naivamente all’invasione per qualcosa al di fuori di tutte le ideologie e che Putin e i Russi non hanno mai conosciuto: qualcosa che si chiama “Libertà”.

Ma per tornare ad oggi, si va avanti coi bombardamenti a tradimento e le sanzioni, anche se Putin con la sua azione bellica ha già raggiunto il suo obiettivo intimidatorio nei confronti dell’Europa. E mi da l’idea di non volersi affatto fermare.

Ed anche se probabilmente la Russia non può fallire, forse Gazprom sì , ed è per questo che penso che forse, stia solo nei suoi partners economici esteri il potere di farla ragionare, partners come il Giappone o la Cina (già cliente gas dal attraverso la Siberia con cui ha appena stretto un accordo per una ulteriore fornitura di gas attraverso la Mongolia). Cina con cui Roma ha dei rapporti di interesse, come via della seta e 5 G e che in generale ha interessi molto importanti in tutto l’Occidente

Infatti non la Merkel ma la Cina, è stata chiamata a trattare per riportare la Russia alla realtà.

In quanto al Giappone ha dichiarato furbescamente di sospendere gli investimenti in Russia, ma di non poter licenziare i dipendenti dell’industria del tabacco (le cui accise vanno dritte nelle casse del governo russo.

In questa guerra tutti stanno rivelando di che stoffa sono fatti : l’UKRAINA che avrà anche fatto la sua parte, non so, ma che COMUNQUE mostra il suo EROISMO, VERO, UMANO, RESISTENTE, che rivendica giustamente la propria libertà e che per la nostra ignavia forzata, ci fa morire di vergogna. Putin che mostra la sua sanguinaria sete di potere e un popolo miope anestetizzato da anni di soprusi orwelliani, con qualche “risveglio” quasi suicida subito sedato dai suoi sgherri . L’Europa un po’ sonnacchiosa e un po’ furba che rimanda agli Usa qualunque tipo di decisione, spinta sull’orlo di una III° guerra mondiale che non vuole e da una Russia che la ricatta con gli approvvigionamenti energetici. Una Polonia con Repubblica Ceca e Slovenia molto più coraggiose di tutti gli stati europei messi insieme, anche perchè sanno che potrebbero essere le prossime prede. Una Cina infine che paradossalmente potrebbe diventare la guardiana della stabilità Europea, perché vorrebbe dire stabilità per i suoi affari. Ora staremo a vedere cosa farà .

Intanto mi chiedo chi pagherà per i morti dell’Ukraina, chi pagherà per i profughi e , per una generazione annientata dalla guerra, per le famiglie distrutte, per lo sfregio fatto a una Nazione e alla sua storia?

Protezione civile in campo per accogliere bambini ucraini in Sardegna |  News - SardegnaLive
foto da La Sardegna Live

Chi pagherà per gli orfani coi loro incubi trascinati sulla strada di una vita intera?

Non bastano tutti i soldi del mondo per riparare al danno, quando si colpisce e violenta la sovranità di una nazione e dei suoi individui.

Un ex spione gangster e vanesio come Putin, che fa la guerra con l’intimidazione mafiosa , che ha ingannato e usato il suo grande popolo trascinandolo per interesse personale in una sporca guerra fratricida con la stessa scusa che usò Hitler quando iniziò a invadere la vecchia Cecoslovacchia dando il via alla II° guerra mondiale, avrà distrutto una parte del nostro mondo per niente, sarà ricordato come un volgare criminale e tramonterà insieme alla sua razza, negli angoli bui della storia.

©l’Assenzia