Le chiacchere morte in tempi di guerra

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Mentre la gente incolpevole e indifesa muore davvero su vari fronti geografici, ostaggio di dittatori, terroristi, mostri vari e terremoti, sui nostri telegiornali e salotti televisivi vanno in scena le buffonate (per fortuna interrotte dalla pubblicità) di quattro guitti che di mestiere fanno i politici oppure i giornalisti.

In pieno delirio televisivo poi si ripete la macabra notizia dell’ennesimo femminicidio in tutte le salse e canali, fregandosene altamente se davanti alla tv ci sia un minore o meno e dove ciascuna fazione politica utilizza e manipola questi temi per fare rivendicazioni pseudo politiche.

Questi talk show somigliano sempre più al teatro delle marionette, dove sempre gli stessi personaggi da anni se le danno di santa ragione, mentre i loro burattinai fanno domande retoriche e ridicole e nei tempi morti vendono il libricino dell’ospite di turno, tentando di aggregare gente che prenda le parti di uno o dell’altro.

Per quanto mi riguarda invece rimango senza parole davanti al sadismo del potere ma ancora di più davanti alle chiacchere televisive che costruiscono dei temi dove non c’è nulla da aggiungere alla macabra realtà.

A furia di blaterare invano per le fazioni politiche avverse, queste chiacchere fanno assurgere la follia a dignità morale: diventa lecito sterminare popoli oppure seviziare e torturare con la scusa della rappresaglia politica, gente che magari è andata solo a ballare o a riunirsi alla famiglia.

Ma l’apoteosi del cretinismo dialettico si raggiunge quando in uno studio televisivo alle 20 e 30 si riuniscono un rappresentante del governo, uno dell’opposizione e i rispettivi giornalisti di partito a fare i loro avvocati difensori. E tutto questo fiato, queste chiacchere sprecate e inutili cadute nel vuoto del nulla politico e televisivo servono solo per riempire il palinsesto e incassare i quattrini della pubblicità.

E sono uno schiaffo alla nostra intelligenza.

Insomma l’involuzione televisiva oltre che politica oramai ha toccato il fondo, ma una delle realtà più agghiaccianti per questo Paese é che non c’è assolutamente più nessun politico di cui ci si possa fidare per uscire da questo cul-de-sac, né ideologia per ispirare un’etica.

Ciascuno di noi naviga a vista, in un mare di fumo

©l’Assenzia

La giornata della Memoria nel DOMANI in un Paese di social-smemorati.

Non credo che in Italia dopo il ’43, qualcuno abbia mai fatto un serio grande processo ai fascisti collaborazionisti dei tedeschi ed assassini degli Ebrei italiani e di una buona parte del nostro popolo che dopo di allora, non è più tornato a casa.

Ci furono, a quanto mi risulta, successivamente e per pochi anni,  alcune blande iniziative contro i  gerarchi e podestà siciliani da parte del governo degli alleati Americani con l’AMGOT e con gli Inglesi, in aggiunta ad alcune ridicole commissioni di epurazione da parte dei governi italiani, poi finite nel nulla, oltre a  varie vendette e ammazzamenti mai chiariti. Fu data priorità alla ricostruzione.

Niente a che vedere con Norimberga e con Francoforte: qui da noi al massimo se eri stato fascista, ti dispensavano da un incarico pubblico. Ma se eri nipote di qualcuno, il tuo passato spariva per incanto, bastava cambiar casacca. Tutto questo ha come risultato che permane ancora oggi un  rigurgito antisemita. E c’è chi ne approfitta ancora oggi per raccattare voti.

Da noi, c’è della gente che si comporta come se quel regime non fosse mai scomparso, gente che fa delle VIGLIACCATE EDITORIALI A DANNO di cittadini ITALIANI EBREI oramai ultraottantenni scampati ai lager,  e li condanna a girare con la scorta, solo per fare voti e VENDERE PIÙ PUBBLICITÀ SUI GIORNALI.

Questo paese non solo deve sopportare la vergogna dei mafiosi che COMANDANO LE ISTITUZIONI ATTRAVERSO LA MASSONERIA, dei fascisti e del penultimo gradino europeo in quanto a laureati ..  deve anche vedere gente anziana che vota ridicoli politici che fanno proclami dalla spiaggia mentre sorseggiano mojitos, su social come Tik Tok a ragazzini di 13 anni (me l’ha detto la mia pronipote)

E’ grazie a questi “elettori boccaloni” che fanno i loro affari gli uffici stampa dei politici perennemente in campagna elettorale,  scatenando le loro “macchine del fango”.

Entrano in gioco intrufolandosi sui social nei profili degli amici degli amici, seminando bufale e malcontento, arruolando come troll giovanotti ignoranti, tardone diversamente ragazzotte e violente su facebook, vecchiacci depressi con manie di protagonismo ed anche qualche psicopatico.

Nelle viscere di un Paesone goffo e sovrappeso, malato di provincialismo informatico e slot machine, questi signori coinvolgono chiunque, aggregando i consensi di quanti oramai hanno visto il proprio ruolo sociale messo in ombra dalle star di Istagram e in vena di riscatto mediatico.

Per  fare andare la macchina hanno creato un nemico da odiare: l’immigrato. Esattamente come fece il duce con gli Ebrei nel ‘38, bersaglio facile e a basso costo. Ma questi abboccano come gli anziani alle televendite.

E dal momento che si vota a 18 anni, i politici hanno ben pensato di crescere un popolo bue sui social che tra qualche tempo possa servirgli a diffondere la propria politica come se tifasse per una squadra di calcio.

Ragazzi: molti di voi non conoscono nemmeno la storia del nostro Paese ed è un peccato, perché potrebbero SALVARE IL PROPRIO FUTURO. Alcuni tra voi insultano popoli e persone che nemmeno conoscono e che magari sono stati loro parenti.

E voi, proprio voi che fate i bulli e vi credete tanto fighi e intelligenti, non avete capito che QUANTI HANNO BISOGNO DEI VOSTRI ORMONI PER FARE SOLDI, SARANNO QUELLI CHE DOMANI VI COMANDERANNO usando tutti i mezzi, anche umiliando voi o la vostra famiglia; quanti di voi diffonderanno questo odio sociale e totalitario, li aiuteranno a vincere le elezioni, a togliervi i diritti per insediarsi nei posti migliori, lasciando a voi ed ai vostri figli solo la polvere (per non dire altro). Basta conoscere la storia italiana per rendersene conto.

Fare la cosa giusta è più facile: basta PENSARE con la propria testa, cambiare strada e provvedere al nostro ed al  vostro DOMANI, per cambiare la prospettiva di questo Paese in maniera razionale OGGI.