Italiani popolo di pezzenti

bandiere strappate – foto dal Messaggero

Eh sì, questo governo ce l’ha fatta a picconare la nostra costituzione: ha cominciato col 25 Aprile volendo ribaltare la realtà storica con affermazioni imbarazzanti della seconda carica dello Stato, ed ha letteralmente finito beffardamente col primo Maggio, abbattendo il primo articolo della Costituzione, precarizzando ulteriormente il mercato del lavoro e tagliando le contribuzioni dei lavoratori per dargli una mancia coi loro stessi soldi fino a Dicembre … Lo hanno chiamato “cuneo fiscale” (sic!)

D’altra parte dopo il mix esplosivo creato con la cancellazione di sostegno al reddito di tante famiglie italiane e non insieme all’inflazione galoppante … la mancetta ci voleva proprio.

Con la mancetta della Meloni diventeremo tutti più ricchi, fino a Dicembre. E poi … Poi continueremo ad essere i pezzenti di ieri, gente che non capisce cosa significa quando ti stanno prendendo per il naso e che si lascia babbiare da 4 analfabeti pur di avere pochi euro in tasca, che non capisce che bisogna andare a votare per non farsi fregare e bisogna capire bene bene quello che ti stanno propinando quando ti abbagliano con i video sui social, promettendo robe che nemmeno Wanna Marchi oserebbe proporre.

Pezzenti, che si lasciano derubare da gente che mentre sta bella comoda guadagnando almeno 20000€ al mese (soldi nostri), dice che tu ti devi accontentare del voucher, di lavorare quando qualcuno ti fa un fischio, e non ti devi lamentare, eccetera. E mentre il mercato del lavoro e tutto ciò che rappresentava lo statuto dei lavoratori è scomparso, all’orizzonte si profila un tipo si società ante anni ’70, senza diritti e regole.

D’altra parte è dai tempi di Gesù Cristo che il “Popolo” sceglie i ladroni al posto degli uomini onesti e quindi, dopo la DC e il PD, ci meritiamo anche questo governo e tutte le sue storture

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Il ritorno di Tutankhamon: dalla tomba a Palazzo Chigi

Il nostro è un Paese pieno di contraddizioni si sa, siamo divisi in due Nord e Sud , uno chiamato la locomotiva d’Italia e l’altro trascinato sempre più in basso dall’arretratezza e dalla corruzione.

E se in parte negli ultimi 30anni, ci siamo riscattati sfornando brillanti scienziati (tutti trasferiti all’estero) e formidabili astronauti come Samanta Cristoforetti e Parmisano, in Tv e in teatro si avvicendano senza soluzione le solite vecchie cariatidi più cadenti che decadenti che non cito per noja. Sembra di vivere nella “Città degli immortali” di Borges (El Aleph)

E mentre Elon Musk programma il cervello degli esseri umani con i microchip (su cui sorvolo perché mi ha turbato parecchio), la nostra politica da destra a sinistra suona la fanfara per adunare un esercito di zombie a fare numero (come ad esempio Albertini che vorrebbe ricandidarsi a Milano come sindaco).

Le donne italiane continuano ad essere l’altra metà del nulla (da sterminare vista la recrudescenza dei femminicidi), in un cielo sempre più maschilista e inviso. La prova? Aprite una qualsiasi prima pagina dei giornali online e vedrete in primo piano le foto degli uomini intenti a comandare e le donne “impiegate del governo” relegate alla fine della pagina oppure in cronaca implicate in storie raccapriccianti.

L’unica forza politica che avrebbe potuto davvero cambiare le cose era il M5s, ma è stata fatta fuori senza pietà dal comico che l’ha fondata, Beppe Grillo, riazzerandola e riportandola allo schema dei partiti tradizionali. Ha preso in giro migliaia di elettori facendoli votare su una piattaforma che a quanto pare contava meno di zero, visto che le decisioni le ha prese sempre e solo lui e i suoi galoppini con smania di protagonismo. Transfuga inclusi.

Pertanto vorrei fare un appello: caro signor Elon Musk, può prestare al popolo italiano qualche tonnellata di Neuralink da piantare nel cervello dei suoi politici, per programmarli ad andare in pensione a giocare a Pong invece che a riciclarsi? Gliene saremmo davvero grati, almeno potremo (si spera) in un futuro liberarci di loro e della pletora di riciclati nelle istituzioni pubbliche, Tv compresa.

Potremo finalmente avere dei giovani (veri, non rifatti) alla guida di un Paese che se vuole davvero risollevarsi deve cambiare rotta ed etica, integrando le persone invece di emarginare e restituendo alle donne la metà di un’Italia che spetta loro di diritto.

©l’Assenzia

Fuori dal mondo

Noi Italiani siamo banditi da tutti i reami a causa del virus cinese: ci mettono in quarantena, ci rifiutano negli alberghi ed in alcuni paesi esteri, ci vietano addirittura l’ingresso: e adesso anche a casa nostra, nelle nostre Isole, gli stessi nostri amministratori locali vietano l’ingresso agli Italiani di Lombardia e Veneto. Penso che nemmeno nella distopìa della mente più contorta e malata, avremmo potuto fare una fine peggiore.
Ed è tutto merito nostro, dovuto ad una buona parte di mezzi di informazione, ad alcuni nostri presidenti di Regione oltre ad una parte di errori di comunicazione fatti dai rappresentanti del Governo, a mio parere, in buona fede.

Tutto questo ha contribuito a mettere in luce crepe evidenti nella gestione del sistema Stato – Regioni.

Vorrei ricordare che dal 1918 al 1920 l’influenza così detta “Spagnola”, si trasformò in una pandemia facendo passare a miglior vita milioni di persone nel mondo, compresa l’Italia: all’epoca non avevano i nostri mezzi di informazione e questo (oltre alla guerra) contribuì allo sviluppo di questa grande tragedia. Si portò via ricchi e poveri, grandi artisti e persone comuni in egual misura. E vorrei anche ricordare che il pericolosissimo virus Ebola è sempre tra noi, come la febbre suina. Tutti virus che derivavano da specie animali a quanto ne so: questo dovrebbe forse farci riflettere e magari orientarci verso uno stile di vita diverso, magari vegetariano.

In questi giorni sui nostri mezzi di informazione e Social network, si sono avvicendati esperti o sedicenti tali, amministratori di regione con mascherine, amministratori di regione che deliberano ordinanze in aperta violazione del Titolo V della Costituzione e che vorrebbero vietare ai Lombardi di entrare in Sicilia, politici ricattatori , complottisti e casalinghe in vena di riscatto regionale; tutto un campionario di casi umani molto imbarazzanti che nemmeno in un film di Mel Brooks avremmo potuto immaginare; essi non hanno fatto altro che amplificare in un modo sbagliato il nostro grande problema sanitario verso l’Europa ed il mondo, causando danni irreparabili a interi settori nostra economia di cui già si approfittanno da qualche settimana i nostri competitors esteri.

Siccome anche la febbre passa, passerà anche questo virus, muterà e si fermerà, ma spero che il contagio dell’idiozia autolesionista di chi ha il potere di governare e informare si fermi con lui. Cari Italiani, cercate di non votare dei pagliacci nelle vostre regioni, ma delle persone responsabili, che rispettino la Costituzione, o perlomeno che ogni tanto l’abbiano letta.

I creduloni che non credono alla Shoa e il fascino della statistica

John William Waterhouse, Ulisse e le Sirene (1891)
John William Waterhouse, Ulisse e le Sirene (1891)

All’alba dell’anno 2018, a Gennaio, alcuni giornali italiani riportavano una statistica dove 9 Italiani su 10 all’inizio dell’anno leggevano l’Oroscopo e 4 su 10 si fidavano degli indovini.

All’alba del 2020, stesso mese, tutti i giornali italiani riportavano un rapporto Eurispes , dove il 15,6% degli stessi  Italiani (al netto degli espatriati o nel frattempo, suppongo, deceduti) negava fosse mai esistita la Shoa. Di questi molti rivalutano la figura di Mussolini, anche se dovrebbero spiegarci cosa ne pensano del fatto  (italianissimo),  che lo catturarono insieme al tesoro rubato al popolo italiano, mentre se la filava verso la Svizzera, travestito da soldato tedesco, tipo Albertone

Non sto a sottolineare quanti credono ai fantasmi, agli esorcisti, al pendolino (non inteso come treno) e ad altre scemenze tipo Area51 e i cerchi nel grano, e non intendo mettere sullo stesso piano la gravità di questa negazione della NOSTRA Storia con le buffonate …

Mi domando solo che razza di Popolo  siamo diventati.

E quanto quella tristissima percentuale,  influenzi paradossalmente la nostra CREDIBILITA’ agli occhi del Mondo. Perché penso ci sia da vergognarsene.

E penso anche che avremo ancora tante sorprese nelle prossime statistiche: eh sì, perché il risultato dipenderà da quelli che grazie a certa TV,  ai Social e ad alcuni giornali, avranno stabilito se la guerra in Iraq c’è stata davvero o se era un montaggio del TG1,  se il corona-virus è stato in realtà un complotto dei Cinesi per fare i soldi con un nuovo vaccino e se i centri di detenzioni in Libia siano mai esistiti.

Ci vuole carattere per rimanere saldi e non lasciarsi influenzare dai falsi profeti a caccia di voti per la campagna elettorale di turno ovvero da gentucola  in fregola da popolarità  per i like sul proprio profilo FB, le cui motivazioni  sono orrendamente speculari oramai. Ci vuole carattere e una media-cultura: due cose di cui al momento, non ho notizie di statistiche in corso.

 ©l’Assenzia