Non chiamatela “Democrazia”

Bansky, Ipocrisia americana


L’America. I suoi furbi presidenti sono stati e sono i colonizzatori moderni. Da 70 anni a questa parte, insieme ai loro alleati Inglesi hanno vinto la II° guerra mondiale, dove l’Italia che è risultata sconfitta, é stata da loro gentilmente confiscata, permettendole di diventare serva.
Eppure a ragion veduta dobbiamo solo ringraziare tutti quei soldati americani che insieme a quelli russi e inglesi hanno difeso e liberato la nostra gente e il popolo ebraico dagli odiosi nazisti.

Ma anche ammettendo questa evidenza, nulla dava ai loro presidenti il diritto di comandare a casa nostra. In Italia solo il presidente Bettino Craxi e i nostri Carabinieri ebbero il fegato di opporsi al loro strapotere, aprendo la crisi diplomatica di Sigonella per fare rispettare la Legge Italiana contro Reagan e i suoi marines.

In Giappone, nel 1945 rispondendo all’attacco aereo di Pearl Harbour, a fronte di 2500 soldati americani morti, uccisero 200.000 civili inermi, senza contare i feriti, sganciando su Nakasaki e Hiroshima due belle bombe atomiche su ordine del loro presidente. In seguito, non contenti, nel ‘46 condussero  esperimenti atomici nell’Atollo di Bikini esponendo gli abitanti delle Isole Marshall (poi parzialmente rimborsati) ai danni collaterali della forte esposizione a radiazioni. Ma anche la “democraticissima” Francia  faceva i suoi bravi esperimenti nell’Oceano Pacifico, provocando danni incalcolabili all’eco sistema nell’indifferenza assoluta del mondo intero e quindi sembra, come si suol dire, che tutto il mondo sia un paese. Non so poi se abbiano mai ripagato nessuno.

Insomma: nel G7 il paese più pulito ha la rogna

La maggioranza del popolo americano, forse ingenuamente influenzato dai propri “esportatori di democrazia”, si è trasformato molto spesso in una macchina da guerra. Bellicosi presidenti come ad esempio Harry Truman,  hanno trascinato  la loro popolazione in conflitti sanguinosi con la scusa della minaccia comunista.

Rimpolpavano le perdite nell’esercito, plagiando i loro giovani ingenui con la  propaganda bellica dei film di Hollywood : si arruolavano convinti di andare a fare gli eroi, e poi tornavano a casa menomati e deturpati nel corpo e nell’anima, come dopo l’inutile e sanguinosa  Guerra di Corea che stava per provocare un altro conflitto mondiale.

Col Maccartismo fu organizzata una massiccia caccia alle streghe che bollava  come “comunisti” i registi e gli intellettuali pensanti che tentavano di smascherare la fabbrica della paura
messa in moto per il controllo delle masse dall’amministrazione Truman, che metteva sotto osservazione attraverso i servizi segreti, chiunque potesse influenzare il pubblico e finirono per spiare persino Einstein, già sfuggito a suo tempo ai nazisti!

Questi “campioni di Democrazia” con Richard Nixon prima in Vietnam che spedì a morire circa 33.000 americani in una guerra persa, e anni dopo con George Bush jr.,  hanno provocato guerre inutili nel nome del dio denaro,  come in Iraq, facendo fuori i dittatori autoctoni con la diffusione di false accuse di fantomatiche preparazione di armi di distruzione di massa, al mero scopo di appropriarsi dei loro giacimenti di petrolio, attraverso le  famigerate 7 sorelle , come le definì ironicamente il compianto dott. Enrico Mattei

I politici che si sono succeduti in questa grande nazione , hanno corrotto i governi di mezzo mondo: è provato dalla storia che quelli sudamericani lo sono stati quasi tutti tranne Cuba; alcuni italiani anche (scandalo Lockeed), africani e chissà quanti altri per controllarne l’economia. Con la scusa della loro supremazia bellica, le loro multinazionali hanno svaligiato e continuano a svaligiare il nostro arsenale commerciale europeo, pagando tasse ridicole… ma lo abbiamo permesso noi come pure con la Cina .

Se togli l’identità a un popolo ne controlli la massa.

Con la loro “TV spazzatura”attraverso l’impero dei “format”e dei “commercial,  ed ora con le piattaforme internet, hanno lavato il cervello a mezzo mondo e controllando la nostra televisione, hanno cambiato il nostro modo di pensare e di vivere; ma non l’hanno migliorato, l’hanno fatto arretrare di mezzo secolo almeno. I nostri giovani sono quasi tutti rimbambiti diventando le loro brutte fotocopie, scarpe comprese. Fanno l’amore col cellulare  e comunicano attraverso le varie applicazioni mangiando cibo spazzatura che li porta a sfidare la legge di gravità.

Insomma dal 2001 ad oggi , con Bush prima e con Obama poi fino a Trump, la situazione in cui ci hanno coinvolto a vari livelli in quanto alleati, fa pagare caro il prezzo umano dei loro fallimenti persino a noi.

Ma soprattutto fa pagare un prezzo altissimo ai poveri civili Afghani, che nell’aeroporto di Kabul,  in uno spettacolo desolante, si dibattevano come pesci senz’acqua per riuscire a salire sugli aerei della libertà.

Bansky, Dreams cancelled

Ma perché gli Afghani stessi non hanno voluto combattere per difendere i propri diritti nel loro stesso paese? Perché invece di difendere la loro libertà, non si oppongono e scappano altrove? Perché aspettano sempre che qualcun altro li vada a liberare? Come mai un esercito addestrato in tanti anni dagi occidentali, ha ceduto così rapidamente ai T.?

Dalla parte del presidente Biden.

Non sono così intelligente da avere tutte le risposte, ma la mia idea è che anche questa volta, le armi occidentali di persuasione di massa,  non siano riuscite a penetrare  nel tessuto culturale islamico della religione, che forma l’identità antica e profonda del Medio Oriente, il quale ha una voglia matta di riscatto dall’occidente che l’ ha sempre sottostimato. Queste tribù che si sono appropriate del paese ed esibiscono le armi americane di cui si sono troppo facilmente impadroniti, avranno al loro interno anche i futuri padroni del popolo Afghano, che faranno affari con Russia e Cina e ruberanno ai loro connazionali terre e case esattamente come gli invasori Americani. Attraverso l’ odio, riusciranno  persino a giustificare la barbarie delle teste mozzate, la furia iconoclasta e la vergogna del genocidio perpetrato ai danni del loro stesso popolo nel nome di qualcosa che oramai sfugge a qualunque comprensione .

Ma come ha detto giustamente Biden, che ha dovuto chiudere l’imbarazzante sipario su un assedio straniero ventennale, in un paese a forte connotazione tribale ”esportare” la democrazia, quasi fosse stata una merce da vendere un tanto al chilo,  era un obiettivo semplicemente ridicolo.

E, aggiungo io,  oltre al controllo geografico di un avamposto ai confini con  la  Cina e più a nord con la Russia, era anche la foglia di fico dietro cui nascondere l’interesse famelico delle produzioni di oppio per approvvigionare la loro industria medica. E con le terre rare di cui l’Afganistan è a quanto si dice molto ricco, colmare la crisi di approvvigionamento della loro industria tecnologica.

Eppure la mia speranza è che un presidente come Biden, che ha avuto il coraggio di dire basta alla guerra a qualunque costo e la sua Vice Presidente che porta avanti le battaglie per i diritti civili del popolo americano, cambino la testa e il destino di questa America.

Ognuno a casa sua! Difendere il bene comune!

Spero che  tutti noi, Italia compresa, impariamo la lezione di questi ultimi 70 anni rendendoci conto che  la guerra è un lupo famelico che avrà sempre bisogno di mangiare e bisogna starne alla larga.

Le guerre le causano soprattutto le lobby industriali con interessi privati, che fanno eleggere i loro politici prezzolati per manovrare il mercato a loro piacimento, mandando a morire i nostri giovani per ingrassare unicamente le loro natiche.

 Un Paese che non produce da sé le sue ricchezze e le ruba agli altri, è destinato al fallimento e alla inesorabile estinzione della propria cultura.

Le uniche guerre che vale pena di combattere sono solo 3:

1)contro la fame 2) contro la violenza 3) contro l’ignoranza

© l’Assenzia

2020: Should I stay or should I go?

Da anni oramai, un sacco di gente fa dei viaggi pazzeschi per poter stare in Europa, aggrappandosi da ogni dove alle nostre coste, aeroporti e qualcuno sotto lo chassis di un Tir per finire purtroppo morto assiderato. E forse ci hanno visto lungo.

Per contro, la metà dell’Inghilterra ci abbandona, votando la famosa “brexit” attraverso cui, a quanto pare, ritroverà la propria “libertà” e se possibile la propria prosperità secondo il suo fautore, Boris Johnson, che non è un cantante rock, ma il faccione giocondo e terribile dell’emulo britannico di Trump .

Per ora, molto più modestamente, citando il WSI del 10.01.2020 rileviamo che: “secondo uno studio di Bloomberg Economics condotto da Dan Hanson,  il conto (per l’Inghilterra) a fine 2019, è stato pari a 170 miliardi di dollari di Pil in meno, e altri 70 si aggiungerebbero in questo 2020 in cui si vedrà finalmente ufficializzato il recesso del Regno Unito dall’Ue (…)”.

Ma c’è anche chi come  la Scozia, non volendo uscire dalla UE, vuole uscire a sua volta dall’ Inghilterra: non trovate tutto questo surreale?

E presi anche loro dalla fregola dell’abbandono, ora anche i reali per non farsi mancare nulla hanno la loro Brexit, anzi Megxit: Henry e Megan  gli sposini terribili della Corona Inglese, vogliono uscire dalla Royal Family per stabilirsi in Canada, che attraverso vari sondaggi sui quotidiani, ha già fatto trapelare una certa aria di avversità verso la coppia reale.

Sappiamo comunque che l’inossidabile Regina Elisabetta (la quale invece rimane felicemente a casa sua) ha concesso ad Henry  dal carattere perlomeno anticonformista, (ritratto in questa foto di  Damir Šagolj per la Reuters al suo matrimonio con Megan) di uscire dalla vita della Corona Inglese, ma non dai compiti ufficiali come Duca del Sussex


Damir Šagolj/Reuters
Viviamo in un mondo dove tutti vogliono divorziare da loro stessi, come la Spagna col caso della Cataluñia. Un esempio che ci riguarda da vicino, è l’anti-europeismo portato avanti dai leader delle destre di alcune nazioni europee compresa la nostra.

Non vedo da noi molta gente che cerca di guardare le vere ragioni di questi capi-popolo che cavalcano furiose e fotografatissime battaglie per smarcarsi dall’ Europa, o perlomeno non ho notato qualcuno che abbia voglia di calcolare le conseguenze pratiche di tutto questo dal punto di vista della democrazia interna degli Stati.

Siamo in balìa di individui che con un Twitt promettono un mondo migliore, ma a ben vedere, a mio giudizio si oppongono a un ordine sovranazionale che gli impedirebbe di farsi i propri affari in maniera indisturbata.

E non solo: isolerebbero i propri cittadini mettendoli di fatto in ostaggio in una posizione pericolosa, impedendo loro di potere adire a un potere superiore qualora non vedessero rispettati i propri sacrosanti diritti a casa loro.  Essi si vedrebbero inoltre privati anche di quegli aiuti economici di cui ad oggi hanno beneficiato, che hanno permesso a tante imprese fino ad allora senza credito o speranze, di poter competere commercialmente con altre imprese in ambienti internazionali.

Insomma l’Europa è fatta di stati e staterelli, non mi pare convenga a nessuno di questi di misurarsi né commercialmente e tanto meno, in casi estremi, militarmente, con giganti tipo Russia, Cina o Paesi Arabi.

Il mio istinto di conservazione mi spinge a sperare di restare a casa nostra e (perché no?) magari di poter contare su un futuro  esercito europeo e di future nazionali di calcio femminili e maschili .

Insomma non abbiamo bisogno di nuovi barbari distruttori, ma di costruttori oltre che di Pace, di ponti, autostrade e magari anche di case popolari.

©l’Assenzia