Le chiacchere morte in tempi di guerra

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Mentre la gente incolpevole e indifesa muore davvero su vari fronti geografici, ostaggio di dittatori, terroristi, mostri vari e terremoti, sui nostri telegiornali e salotti televisivi vanno in scena le buffonate (per fortuna interrotte dalla pubblicità) di quattro guitti che di mestiere fanno i politici oppure i giornalisti.

In pieno delirio televisivo poi si ripete la macabra notizia dell’ennesimo femminicidio in tutte le salse e canali, fregandosene altamente se davanti alla tv ci sia un minore o meno e dove ciascuna fazione politica utilizza e manipola questi temi per fare rivendicazioni pseudo politiche.

Questi talk show somigliano sempre più al teatro delle marionette, dove sempre gli stessi personaggi da anni se le danno di santa ragione, mentre i loro burattinai fanno domande retoriche e ridicole e nei tempi morti vendono il libricino dell’ospite di turno, tentando di aggregare gente che prenda le parti di uno o dell’altro.

Per quanto mi riguarda invece rimango senza parole davanti al sadismo del potere ma ancora di più davanti alle chiacchere televisive che costruiscono dei temi dove non c’è nulla da aggiungere alla macabra realtà.

A furia di blaterare invano per le fazioni politiche avverse, queste chiacchere fanno assurgere la follia a dignità morale: diventa lecito sterminare popoli oppure seviziare e torturare con la scusa della rappresaglia politica, gente che magari è andata solo a ballare o a riunirsi alla famiglia.

Ma l’apoteosi del cretinismo dialettico si raggiunge quando in uno studio televisivo alle 20 e 30 si riuniscono un rappresentante del governo, uno dell’opposizione e i rispettivi giornalisti di partito a fare i loro avvocati difensori. E tutto questo fiato, queste chiacchere sprecate e inutili cadute nel vuoto del nulla politico e televisivo servono solo per riempire il palinsesto e incassare i quattrini della pubblicità.

E sono uno schiaffo alla nostra intelligenza.

Insomma l’involuzione televisiva oltre che politica oramai ha toccato il fondo, ma una delle realtà più agghiaccianti per questo Paese é che non c’è assolutamente più nessun politico di cui ci si possa fidare per uscire da questo cul-de-sac, né ideologia per ispirare un’etica.

Ciascuno di noi naviga a vista, in un mare di fumo

©l’Assenzia

La 40ena Nazionale

La cosa più ricercata oggi a Milano 22  Febbraio 2020, è una mascherina. Se uno venisse da Marte non lo troverebbe mica strano, a Milano sabato prossimo sarà Carnevale! (ma nemmeno a me parrebbe strano se oggi qualcuno ci venisse a visitare da Marte, con tutto quello che sta succedendo)

Peccato che la mascherina in questione non sia quella di Meneghino ma quella Ffp3 o quella nella versione chirurgica, che su Amazon è esaurita da tempo.

Questo 2020 si è presentato come un Angelo sterminatore: le nostre più belle foreste dall’Amazzonia all’Australia sono andate in fumo, terremoti, inondazioni, vulcani in eruzione nelle Filippine, tempeste nel Nord Europa e per non farci mancare nulla anche una bella epidemia di Covid-19.

E immancabilmente in questo Paese, in Tv, sulle Radio e sul Web, c’è la volgarissima abitudine di improvvisarsi esperti virologi e tuttologi e trovare ogni pretesto per criticare il Governo e la Protezione civile, facendo tante polemiche inutili, svalutando e mettendo in dubbio  il lavoro delle nostre Istituzioni impegnate giorno e notte a gestire la crisi. Le nostre Forze dell’ordine e le donne e uomini della nostra Sanità, stanno dando il massimo per aiutare tutti quanti senza distinzione, anche quelli come loro.

E’ dai tempi della’antica Roma che Italia vanno sempre di moda quelli che cercano un povero Cristo a cui dare la croce. Speriamo non si mettano anche a dare la caccia all’untore.

Sarà che a Milano siamo mediamente pragmatici e non ci  tiriamo indietro davanti alle avversità; quando c’è da collaborare per il bene comune, ascoltiamo quelli che hanno le competenze necessarie per dare consigli e i chiacchieroni bauscia ci stanno proprio sui maroni.
Insomma facciamo poche storie.

Sul Web invece, ognuno si collega e si mette il cappello da mago della situazione.

Ecco, mi piacerebbe mettere i politici sciacalli ed i complottisti insieme a pulire le corsie e i bagni degli ospedali: quelli cioè che rispettivamente approfittano della crisi per criticare gli avversari politici e quelli che mettono on-line la panzana del virus fatto in laboratorio e altre balle senza fondamento, al fine di incrementare il traffico dei gonzi sui loro squallidi siti internet e pagine social. Loro sì li metterei in quarantena, ma su di un isola deserta.

Mi piacerebbe anche che questa emergenza finisse in fretta, che non si ammalasse e/o morisse più nessuno. Vorrei ci fosse più gente seria in giro, con più carattere e stile, per gestire certe emergenze tutti uniti e in sicurezza.

Mi piacerebbe che tornassimo a stringerci le mani.

E mi sorprende oggi desiderare, che a Venezia torni ancora il Carnevale.