Eccoci tutti ancora coi bicchieri in mano, ma più dimessi e forse intimamente un pò impauriti da questa NATURA divenuta così ostile.
Eh sì, sembrava lontana, sembrava l’avessimo piegata. Tutti presi dai nostri oggetti , dalle nostre mode e dalle nostre buste della spesa … eravamo distratti, intenti a inquinare tutta la terra e il mare con i nostri scarti e la nostra plastica … le nostre deiezioni sintetiche; troppo occupati a incendiare foreste, a vendere armi per altre guerre e a drogarci della qualunque cosa, pur di dimenticarci di lei.
Invece ecco qua: lei, oltre a terremoti e disastri di cui ci dimentichiamo il giorno dopo, LEI la famosa NATURA ci ha mollato il Virus, con cui è riuscita a rinchiuderci dentro le nostre case per un anno intero, ci ha costretto a rintanarci sui balconi a cantare vecchie canzoni di cui non fregava più a nessuno, a convivere con familiari antipatici in pochi metri quadri, a crepare da soli guardando gli affetti più cari da una finestra che li faceva apparire ancora più lontani, a portare i cari al camposanto con i camion dei militari, a girare mascherati da chirurghi.
Insomma è riuscita a piegarci, a isolarci e a farci sentire quello che in realtà siamo: delle nullità alle prese con l’ignoto.
Non basteranno tutte le manovre del mondo a riportarci a quella “normalità” che forse era il vero problema. Qualcosa in tutti noi è cambiato. Il nostro approccio con quello che chiamiamo “prossimo” non è più così spontaneo e confidente. Probabilmente quest’anno cercheremo di dimenticarlo ma impareremo che la legge del più forte, come per gli animali, vale anche per noi. Voleremo più bassi ma più consapevoli.
Buon anno a tutti quelli che passeranno di qui in punta di piedi, per non risvegliare un anno molesto, che è meglio rimanga nell’oblio.