Dal 2005 ad oggi in Italia abbiamo assistito a 8 cambi di governo e più o meno altrettanti presidenti del consiglio, casualmente tutti maschi. Viceversa in Germania dallo stesso anno, una grande donna è rimasta sempre al suo posto: il Cancelliere Federale Angela Merkel, terza carica dello Stato Tedesco e Capo del Governo. Ora la signora Merkel lascerà la sua carica e quando la sua poltrona sarà vacante, in Europa avremo il temutissimo “vuoto di Leadership” e già comincia a mancarci un po’.
Viceversa a casa nostra sono quasi certa che quasi nessuno di noi italiani avrà nostalgia che ne so, di un Monti oppure di un Renzi: io addirittura non ricordo nemmeno cos’ha fatto Letta! Di Renzi ricordo solo le slide e il disastro del Job act! E quante risate ci siamo fatti con Crozza su di lui!
Merkel è la dimostrazione che non bisogna essere maschi per essere rispettati e dare stabilità al proprio paese.
Nonostante noi donne continuiamo ad essere disprezzate e dileggiate come “genere”, alla comunità Europea persone come la Von der Leyen e la Lagarde stanno guidando addirittura la riconversione green di 27 paesi, compreso il proprio.
E se non fosse stato per loro, la nostra Italietta coi nostri politici da varietà, non si sarebbe certo salvata dalla pandemia e dalla crisi economica. Se anche noi donne italiane ne prendessimo coscienza, e la smettessimo di votare usando gli ormoni al posto del cervello, sono sicura che riusciremmo a individuare tante brave dirigenti che potrebbero guidare le proprie regioni cercando anche di prendere esempio da chi già sta facendo bene a casa propria, senza ispirarsi alle ricette astruse dettate dal partito o dal movimento di turno.
foto di Tina Modotti
E’ urgente cambiare mentalità. La nostra cultura deve fare un passo avanti e restituire dignità al genere femminile, riscrivendo i libri di storia. E siamo proprio noi donne a dover cominciare a farlo, per non fare arretrare le nostre figlie e nipoti nel medioevo dell’idiozia di genere.
Cara lettrice, caro lettore
di blog inopportuni e invisibili come il mio. E’ molto tempo che non scrivo,
perché per vivere e pagare anche questo spazio mantenendolo al riparo dalla
pubblicità, devo fare dei lavori umili, che mi diano da mangiare e uno stipendio
(quasi) sicuro, possibilmente non a contatto diretto con i capetti di turno.
Alla fine della giornata, non mi restano nemmeno quelle energie che permettono
a un essere umano di tenere gli occhi aperti.
Al mattino la mia sveglia è
puntata alle 5, colazione e preparazione del mio povero pranzo al sacco. Ore 6
esco di casa, e con la mia vecchia bici che piova o tiri vento, raggiungo la
stazione del mio paese.
In treno poi, confusa con una folla semi addormentata di
gente stanca dal giorno prima quanto me, penso con rimpianto al perché io non
abbia mai intrapreso la carriera politica, visto che li stipendiamo
lautamente per dire panzane colossali e non fare assolutamente nulla se
non esibirsi a volte in Parlamento su Rai 3 nelle vesti di indignati di non si
sa più che cosa, oppure ogni sera in un Talk show su un canale sempre diverso.
E mi rispondo che non volevo padroni che mi manovrassero; intanto prima di addormentarmi sul sedile del mio trenino, mi risuona nella testa,
la Bachianas Brasileiras, No. 2 di
Villa Lobos.
Alla sera , dopo 8 ore di duro lavoro e quasi mutismo, mi aspettano 20 minuti di metrò, 15 in media di permanenza in stazione e 40 di treno (che se arriva come quasi sempre in ritardo diventano a volte il doppio). Ne approfitto per rileggere i classici del teatro italiano e, sfogliando le pagine con le mani indolenzite, mi ritrovo ad incazzarmi sistematicamente scoprendo quanto poi in Italia negli anni 30, pur essendo dei geni, si potessero odiare le donne e ricevere contestualmente anche dei premi Nobel.
A coronamento della giornata, dopo la doccia, la lavatrice
d’ordinanza e la cena frugale, alle 21 circa sono già in catalessi sul divano
senza nemmeno il tempo per una santa digestione.
Inutile dirti che quando alle
2 del mattino mi sveglio di soprassalto con la tv a tutto volume, a seguire le
inserzioni pubblicitarie, c’è sempre la replica di un programma dove un
politico di qualunque colore e tendenza, strombazza vomitando (indignato) il
vocione critico sull’alleato o il rivale di turno, poco importa ormai se al TG
o in un programma di cucina. L’importante per il politico è la performance
dell’esibizione, non il luogo. Per capire di chi si tratta mi basta
guardare le pubblicità che lo hanno preceduto.
L’alienazione
intanto, come un corvo nero, svolazza sulla mia testa nel tragitto dal divano
alla camera da letto, e ghermisce questo povero corpo vecchio e stanco, senza
più regole e desideri, col futuro rinchiuso in un armadio insieme ai vecchi
incanti, sotto ai vestiti invecchiati senza essere mai stati usati.
Ma poi, come inaspettata, arriva la Domenica, il giorno colorato d’azzurro, il giorno che mi spinge a fare un ragù e a bere un po’ di vino. Quello in cui mi ritrovo a sognare ancora, a pregare ancora e a guardare il cielo. Il giorno di tutte le lotterie. Il giorno di festa di tutti i poveracci , il giorno della speranza. Il giorno più corto della settimana a cui mi aggrappo con tutte le forze per non far sì che svanisca nel nulla. In cui mi ritrovo a scrivere su questa pagina per non permettere che la stanchezza cancelli anche questo dalla mia esistenza.
Il nostro è un
Paese pieno di contraddizioni si sa, siamo divisi in due Nord e Sud ,
uno chiamato la locomotiva d’Italia e l’altro trascinato sempre
più in basso dall’arretratezza e dalla corruzione.
E se in parte negli
ultimi 30anni, ci siamo riscattati sfornando brillanti scienziati
(tutti trasferiti all’estero) e formidabili astronauti come Samanta
Cristoforetti e Parmisano, in Tv e in teatro si avvicendano senza
soluzione le solite vecchie cariatidi più cadenti che decadenti che
non cito per noja. Sembra di vivere nella “Città degli immortali”
di Borges (El Aleph)
E mentre Elon Musk programma il cervello degli esseri umani con i microchip (su cui sorvolo perché mi ha turbato parecchio), la nostra politica da destra a sinistra suona la fanfara per adunare un esercito di zombie a fare numero (come ad esempio Albertini che vorrebbe ricandidarsi a Milano come sindaco).
Le donne italiane continuano ad essere l’altra metà del nulla (da sterminare vista la recrudescenza dei femminicidi), in un cielo sempre più maschilista e inviso. La prova? Aprite una qualsiasi prima pagina dei giornali online e vedrete in primo piano le foto degli uomini intenti a comandare e le donne “impiegate del governo” relegate alla fine della pagina oppure in cronaca implicate in storie raccapriccianti.
L’unica forza
politica che avrebbe potuto davvero cambiare le cose era il M5s, ma è
stata fatta fuori senza pietà dal comico che l’ha fondata, Beppe
Grillo, riazzerandola e riportandola allo schema dei partiti
tradizionali. Ha preso in giro migliaia di elettori facendoli votare
su una piattaforma che a quanto pare contava meno di zero, visto che
le decisioni le ha prese sempre e solo lui e i suoi galoppini con
smania di protagonismo. Transfuga inclusi.
Pertanto vorrei fare un appello: caro signor Elon Musk, può prestare al popolo italiano qualche tonnellata di Neuralink da piantare nel cervello dei suoi politici, per programmarli ad andare in pensione a giocare a Pong invece che a riciclarsi? Gliene saremmo davvero grati, almeno potremo (si spera) in un futuro liberarci di loro e della pletora di riciclati nelle istituzioni pubbliche, Tv compresa.
Potremo finalmente avere dei giovani (veri, non rifatti) alla guida di un Paese che se vuole davvero risollevarsi deve cambiare rotta ed etica, integrando le persone invece di emarginare e restituendo alle donne la metà di un’Italia che spetta loro di diritto.
Il colore delle regioni in termini di gravità del virus Sars-Cov2, è uguale e valido per tutta l’Europa, lock down compresi, come si evince dalla grafica del sito statista.com qui sopra, (qualcuno avvisi De Luca e Fontana che non abbiamo l’esclusiva). E le varianti ormai multirazziali imperversano.
Paese che vai, vaccino che trovi.
A complicare la già difficile campagna vaccinale Europea è arrivato il pasticciaccio Astrazeneca, con la sua pletora di reali effetti collatearali, il quale ha sollevato numerosi dubbi nella popolazione. Complice anche il terrorismo disinformativo imperante sui social e i media europei, i quali per ottimizzare l’audience e portare un pasto a tavola, devono rendere sensazionali anche le chiacchere morte, trasmettendo aperitivi col virologo in prima serata e inducendo paura e confusione nelle persone già poco inclini a farsi vaccinare.
Le decisioni da prendere in merito agli episodi di trombosi, presumibilmente dovuti alla somministrazione di questo vaccino, che in Sicilia avrebbe provocato il decesso di due persone (tra cui un militare 45enne, pare, in perfetta salute) e colpito una terza in via di guarigione, sono molto gravi. E l’Aifa, ha deciso di sospendere cautelativamente il lotto di quel vaccino, il famigerato ABV2856, in attesa di sapere se i sanitari che hanno operato in quella sede, hanno rispettato il protocollo della somministrazione.
Altri 2 casi simili erano già apparsi nei giorni scorsi in Austria, con un decesso e un ricovero per embolia in terapia intensiva, poi chiariti oggi con un’inchiesta, dove le autorità hanno dichiarato che gli episodi non erano attribuibili al vaccino, ma casuali. Eppure in Danimarca l’Astraz. è stato sospeso perché avrebbe presumibilmente provocato coaguli di sangue in alcuni vaccinati, uno dei quali è deceduto. E’ stato sospeso anche in Lussemburgo come anche in Estonia, Lituania, Lettonia.
E la eco di queste notizie nefaste si è propagata anche in Belgio creando inquietudine e scompiglio; infatti nel mio piccolo anch’io ne sono stata testimone, supportando via messenger una cara amica , nella dolorosa indecisione di fare vaccinare con Astraz. la sua attempatissima mamma, dopo che per settimane si diceva di far vaccinare gli anziani con Pfizer.
In Belgio per il momento o ti vaccini con questa minestra o salti l’appuntamento fino a data da destinarsi. Avendo lei consultato il suo medico curante in proposito, si è sentita rispondere che Astraz. era meglio che niente; inoltre, comparato con l’incidenza di trombosi a livello nazionale con altri farmaci, poteva ritenerlo sicuro e analizzando il dato costi-benefici, era meglio che beccarsi il Covid. Mi sembra sia la linea che sta passando per tutto il servizio sanitario europeo, governi compresi.
Ed ho scoperto che nemmeno in Francia la coerenza è in cima alla lista
delle virtù, posto che fino all’altro
ieri, gli ultra 65enni dovevano
vaccinarsi solo con Pfizer e improvvisamente il 2 marzo per incanto, voila! la Haute
Autorité de Santé
ha deciso che Astraz. è
sicuro per tutti senza limiti d’età. Cosa successa anche da noi.
Cercando insieme alla mia amica una spiegazione a questo
ravvedimento repentino, la mia anima da bottegaia mi ha suggerito le più
fantasiose supposizioni al riguardo, tuttavia
non riscontrabili, e cioè:
Vuoi vedere che L’EU ha comprato talmente tante dosi da Astraz., che deve farle fuori in tempo prima che si ammalorino per via delle temperature? Si spiegherebbe come mai privilegiano Astraz. (in Vallonia perlomeno quasi costringono) in luogo di altri vaccini.
Infatti
secondo quanto riporta Quotidiano.net,
che commenta a sua volta un articolo del giornale belga Het Laatste Nieuws del 17/12/20,
la notizia dei prezzi dei
vaccini pubblicati per errore, è trapelata solo per colpa di un tweet che si è
lasciata sfuggire la sottosegretaria al Bilancio belgaEva de Bleeker, con il famigerato “Listino prezzi” dei vaccini per i Paesi dell’EU, che di seguito riportiamo:
1,78 € a dose Oxford/AstraZeneca
10,00 € a dose Curevac
7,56€ a dose Sanofi/Gsk
8,5 $ a dose per Janssen (Johnson
& Johnson).
12,00 € euro a dose Pfizer/BioNTech
18 $ a dose Moderna
Facendo i conti della serva, mi chiedo: come facevano a dicembre alla UE a sapere il prezzo della Jansen J&J e di Sanofi, quando non erano ancora stati approvati dall’Ema? E perché hanno secretato i contratti fatti con le aziende produttrici?
A questo punto spero che noi si produca il nostro
vaccino in tempo e che la magistratura chiarisca quanto accaduto a quelle povere persone in
Sicilia, per permetterci di vaccinare più gente possibile.
Spero che i soloni decisori dell’EU si mettano
una mano sulla coscienza e privilegino la vita umana, piuttosto che i quattrini
e gli interessi delle multinazionali del farmaco, altrimenti non si ritroveranno più uno Stato
da governare, ma un lazzareto pieno di zombie.
Stasera ho assistito, sconcertata, ad una disgustosa puntata di “Carta Bianca”, con il solito dispotico e narcisista Massimo Cacciari, difensore di Renzi senza però il coraggio di nominarlo, e una Bianca Berlinguer piccatissima per una affermazione della sua ospite, Monica Guerritore, secondo cui il M5s ha ridato l’anima popolare al PD.
La conduttrice Berlinguer, senza farsi nessun problema etico, ha pensato bene di zittirla, come del resto ha fatto Cacciari sfoderando la propria accademica prosopopea, quando la Signora Guerritore (a mio avviso giustamente e in maniera razionale) ha sostenuto che il Governo Conte è stato fatto cadere dalla sua stessa maggioranza (leggi Renzi) mentre il grande filosofo, sosteneva la stessa cosa come se però, fosse stata la cosa più giusta del mondo averlo fatto cadere.
La nota attrice non si è scomposta, e con grande dignità si è imposta ed ha continuato a sostenere le proprie idee con la sua bella voce, aggiungendo altre considerazioni pienamente condivisibili che mi hanno fatto ricordare quanto penso da alcuni anni; ad esempio il fatto che quasi tutti i conduttori dei talk show fanno di tutto per amplificare le eterne campagne elettorali del Renzi o Salvini di turno per fare audience e guadagnare in pubblicità e consensi.
Monica Guerritore, foto presa da Facebook
Gente che con il potere mediatico, alcuni della RAI TV pagata da tutti noi, gioca con la reputazione degli altri ed è capace di mettere in cattiva luce governi o persone in buona fede, creando casi scandalistici sulla base di scaltre supposizioni. Come pure fanno certi guitti televisivi buttando le tragedie in farsa, mentre il Paese reale è devastato dalla pandemia, dalla disoccupazione, dalla corruzione e dai debiti. Alla fine gli attori di teatro sono più seri di loro, che passano per grandi filosofi e comunisti della prima ora (figli di papà comunisti e/o figli d’arte) .
Ha ragione la Signora Guerritore, siamo un pubblico stanco e disincantato. Stravolto dalle preoccupazioni. Alla sera, quando ciascuno di noi, forzatamente, deve rimanere a casa per colpa della pandemia, l’unico svago rimane la Tv e se non puoi pagarti quella privata, devi sorbirti quella di Stato. E siccome oramai anche alla Rai, oltre l’obiettività e l’etica professionale, si è arrivati ad ignorare anche la semplice legge della gentilezza, dopo stasera viene proprio dal cuore la battuta di Totò al nazista del film “i 2 colonnelli” : ” è vero lei ha carta bianca, allora ci si pulisca il c….o!”
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Alla fine Renzi ce l’ha fatta a portare Draghi a Montecitorio. Da lì poi al Colle è un attimo. Penso che i 209 miliardi l’Europa non ce li regalerà e non ce li farà nemmeno gestire, visto che forse da ciò a cui abbiamo assistito, li gestiranno “whatever it takes” direttamente le banche e i grossi capitali.
Per carità, forse mi sbaglierò perchè sicuramente non ho nemmeno le competenze necessarie per parlare di una persona come Draghi … ma per definire uno come Renzi ci vuole poco. Chi nasce democristiano non può finire col PD.
Ha mandato a picco un governo politico per sostituirlo con uno tecnico: in pratica per sostituire sè stesso, visto che era nella maggioranza. La domanda è: è un volpone o un volpino? Che gli piacciano moltissimo i soldi, le banche e i banchieri è cosa nota, visto le cronache passate. Che gli piaccia moltissimo “rottamare” anche, visto che ha fatto fuori ben 3 governi (Letta + Conte 1 e 2) Ed anche questa volta (col rischio calcolato di scomparire andando al voto) ha dimostrato che gli piace manovrare le donne in cerca di conferme personali; vedi le dimissioni più lunghe del mondo delle sue ministre che francamente mi fanno molta pena, e la campagna della Boschi versione costolona su tutte le reti nazionali. Ha fatto finta di litigare sui ministeri per portare a segno il suo obiettivo, (il suo e quello dei suoi soci in affari) e le sue ministre, puf!, sono sparite nella nebbia di febbraio.
E mentre questi giocano a Monopoli, i negozi chiudono e c’è un paese in agonia tra il Covid e la disoccupazione, la crisi e la povertà .
Intanto noi tutti ci siamo stufati anche solo di stare a guardare questi politici da varietà con la loro pletora di comici a corollario, questi amministratori inadeguati e incompetenti che hanno fatto crepare un sacco di gente e hanno distrutto il mercato, le lotte tra partiti che hanno annientato la scuola, fomentate da giornalisti prezzolati che hanno ridicolizzato la ministra dell’istruzione che si opponeva alla DAD, col pretesto dei banchi a rotelle. Giornalisti che invece di informare fanno sondaggi tipo redazionali, il marketing che si insinua nel dibattito politico, le multinazionali che decidono quando darci il vaccino anti-covid e cosa sarà di noi.
Vorrei dire a tutta questa gente che siamo stanchi e sappiamo che i governi tecnici non hanno mai menato buono, Monti docet. Perciò quando arriveranno le batoste vere, sapremo chi andare a ringraziare.
Fino ad allora sopporteremo ancora stoicamente lo spettacolo disgustoso del teatrino politico nelle due camere e nei telegiornali, sperando che Draghi lo faccia anche a loro un bel liscio e busso.
Lo diceva il grande pittore Goya: “Il sonno della ragione genera mostri”, ed è quello che precisamente ha partorito l’America dopo gli anni di velenosa amministrazione Trump e la cessione di potere del Partito Repubblicano al Presidente.
Andrew Harnik / Associated Press
L’attacco al Congresso degli Stati Uniti durante la certificazione della vittoria di Biden da parte dei movimenti pro-Trump (tra cui anche i filo-nazi) , è solo l’ultimo atto di una astuta campagna al vetriolo di questo Presidente, che li ha aizzati alla violenza esortandoli a marciare su Capitol Hill senza pudori, dopo aver perso anche la Georgia. Sul NYT ho letto che su alcuni social di destra, già si sapeva come sarebbe andata a finire e da quello che si è visto non sorprenderebbe che l’irruzione fosse stata addirittura ampiamente preannunciata.
foto da Varese news
Ecco cosa succede ad eleggere come presidente un giocatore di borsa: è uno che sa manovrare bene la gente giusta e sa interpretare anche i movimenti più impercettibili che si muovono tra le enormi masse indistinte di Americani non rappresentati da nessuno, che ogni giorno combattono la loro guerra per stare al mondo, tra povertà, emarginazione, assicurazioni e violenza, usandoli come marionette. Sono quasi sicura che questa sera il signor Trump, abbia tentato di negoziare qualcosa col Congresso che oramai l’ha scaricato, qualcosa tipo “pace sociale” , avendo mostrato una prova muscolare come a suo tempo fece Mussolini.
SAUL LOEB / AFP tramite Getty Images
America: giù la mascherina!
Abbiamo tutti davanti agli occhi oggi, lo spettacolo squallido dell’irruzione di questi signori armati a Capitol Hill e l’apparente, totale, connivenza delle forze dell’ordine. Se i manifestanti fossero stati neri o solo appena colorati o magari anche hippies, sarebbero già tutti morti. Risultano evidenti i due pesi e due misure e la componente fortemente razzista di chi ha impartito gli ordini alle forze di polizia.
E se così non fosse, ci si chiede se sia così facile prendere possesso delle istituzioni del Paese più potente del pianeta che per dirla con W. Bush, per il momento molto più modestamente, ha fatto la figura del “Paese delle Banane”.
Eccoci tutti ancora coi bicchieri in mano, ma più dimessi e forse intimamente un pò impauriti da questa NATURA divenuta così ostile.
Eh sì, sembrava lontana, sembrava l’avessimo piegata. Tutti presi dai nostri oggetti , dalle nostre mode e dalle nostre buste della spesa … eravamo distratti, intenti a inquinare tutta la terra e il mare con i nostri scarti e la nostra plastica … le nostre deiezioni sintetiche; troppo occupati a incendiare foreste, a vendere armi per altre guerre e a drogarci della qualunque cosa, pur di dimenticarci di lei.
Invece ecco qua: lei, oltre a terremoti e disastri di cui ci dimentichiamo il giorno dopo, LEI la famosa NATURA ci ha mollato il Virus, con cui è riuscita a rinchiuderci dentro le nostre case per un anno intero, ci ha costretto a rintanarci sui balconi a cantare vecchie canzoni di cui non fregava più a nessuno, a convivere con familiari antipatici in pochi metri quadri, a crepare da soli guardando gli affetti più cari da una finestra che li faceva apparire ancora più lontani, a portare i cari al camposanto con i camion dei militari, a girare mascherati da chirurghi.
Insomma è riuscita a piegarci, a isolarci e a farci sentire quello che in realtà siamo: delle nullità alle prese con l’ignoto.
Non basteranno tutte le manovre del mondo a riportarci a quella “normalità” che forse era il vero problema. Qualcosa in tutti noi è cambiato. Il nostro approccio con quello che chiamiamo “prossimo” non è più così spontaneo e confidente. Probabilmente quest’anno cercheremo di dimenticarlo ma impareremo che la legge del più forte, come per gli animali, vale anche per noi. Voleremo più bassi ma più consapevoli.
Buon anno a tutti quelli che passeranno di qui in punta di piedi, per non risvegliare un anno molesto, che è meglio rimanga nell’oblio.
«Se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno la farà in quel modo.» Edward Aloysius Murphy
Questa bella signora americana, è colei sulle cui spalle potrebbe ricadere molto presto una decisione davvero “epocale”per gli Stati Uniti: l’ufficializzazione della transizione tra l’epoca Trump e la nuova epoca Biden. Questa signora infatti è l’amministratore della General Services Administration, organo indipendente del governo Usa che nasce nel ‘49 come supporto all’esercizio delle altre amministrazioni federate.
La dottoressa Emily W. Murphy , è una tecnocrate con una lunga carriera alle spalle, e dovrà riconoscere ufficialmente la vittoria elettorale di Joe Biden per potergli permettere formalmente di prendere possesso degli uffici della Casa Bianca, insieme ai milioni di fondi pubblici e all’accesso alle informazioni del governo federale. Comunque la decisione potrebbe anche scrollarsela dalle spalle, a patto che lo zio Trump (che l’ha assunta) riesca ad allungare il brodo fino alla scadenza dei termini il 20 Gennaio 2021 grazie alle azione legali messe in atto da Rudolph Giuliani e passare la patata bollente al Congresso, giocando l’ atout del ventesimo emendamento del quale trascrivo alcuni punti, riportando anche il commento di Wikipedia, dove è facilmente intuibile che grazie a questo, tutto potrebbe ancora succedere nel paese dei balocchi.
Nel ventesimo emendamento, alla sezione 3 leggiamo tra l’altro: “(…) Se un Presidente non é stato scelto prima dell’ora fissata per l’inizio del suo mandato, (ore 12,00 del 20 gennaio ndr) o se il Presidente eletto non si è qualificato, allora il Vice Presidente eletto agirà come Presidente fino a quando un Presidente non si sarà qualificato; e il Congresso può per legge prevedere il caso in cui né un presidente eletto né un vicepresidente eletto siano qualificati, dichiarando chi agirà allora come presidente, o il modo in cui dovrà essere scelto colui che deve agire, e tale persona dovrà agire di conseguenza fino a quando un presidente o un vicepresidente non si sarà qualificato (…)”
Commento
da Wikipedia:
”La
Sezione 3
autorizza anche il Congresso a determinare chi dovrebbe essere il
presidente in carica se un nuovo presidente e un vice presidente non
sono stati scelti entro il giorno dell’inaugurazione. Agendo in
base a questa autorità, il Congresso ha aggiunto “la mancata
qualificazione” come una possibile condizione per la successione
presidenziale nel Presidential
Succession Act del 1947 “
Intanto
un
preoccupatissimo Michael
Cembalest
di JPMorgan, oggi
in un’intervista su cnn.com
descrive gli scenari da incubo per i mercati (seppur
remoti secondo lui) in caso di caos costituzionale,
sottolineando
il
licenziamento
da parte di Trump del direttore dell’agenzia
Homeland Security (Dipartimento
della sicurezza interna degli Stati Uniti d’America)
che aveva rifiutato le teorie del complotto elettorale del
presidente.
Nella fanta-realtà di questi anni orribili, anche la possibilità di tenere in ostaggio una nazione potente come gli Stati Uniti, con milioni di gente malata di Covid, senza assicurazioni e difese, potrebbe passare dalle pagine della Costituzione. Tutto questo inutile disastro, anche economico, per il mero tornaconto personale di un Tycoon la cui storia dal risvolto grottesco tipo Sunset Boulevard è sui giornali e i social di tutto il mondo!
Rudlph Giuliani alla conferenza stampa di giovedì sui risultati elettorali 2020- foto ag. Reuters
Oppure
no: magari la legge di Murphy in questo caso fallirà: visto che ci
sono due modi di fare le cose, invece
del disastro si invertirà
l’ordine
delle probabilità e prevarrà la
Legge degli Stati Uniti nella persona della
dottoressa Emily
W.
Murphy, la
quale, gettata
senza scrupoli da Trump nella tempesta di pressioni politiche
bipartisan, se
non sarà stupida
e
ridicola tipo Giuliani, invece di giocarsi la carriera e la
credibilità del mondo politico,
farà
la cosa più
semplice del
mondo:
difenderà la Costituzione degli Stati Uniti e svolgerà il suo
mandato nel pieno rispetto della legge.
Perché
le donne possono cambiare la storia e lei potrebbe entrare nel novero
delle pioniere che l’hanno già fatto.
Storia di un furbo dinosauro e di un popolo ridicolo: divide et impera
Ho scelto questa emblematica immagine tratta dal sito della CNN , perchè mi ha colpito la scorrettezza politica e senza vergogna del degno presidente uscente di uno Stato per metà segregazionista (che però si vanta di essere una grande democrazia) il quale alle due del mattino, astutamente, con le votazioni ancora in corso si proclama vincitore e vorrebbe addirittura fermare i conteggi delle votazioni in quegli stati dove i voti arrivati per posta daranno palesemente la vittoria a Biden, il quale, a causa del Covid, aveva raccomandato ai suoi elettori cautela nel recarsi alle urne. Trump sta scatenando i suoi avvocati in tutti gli stati avversi, per innescare battaglie legali che gli diano il tempo di allungare il brodo e inventare qualcosa. Domani cosa accadrà? che irromperà in qualche Ufficio postale sul cavallo, con la stella da sceriffo insieme ai Good Ol’ Boy e ai Fantastici 4 ?
foto da Facebook
Non c’è bisogno di vivere in Lombardia per sapere, che se ti ammali di Covid non ne esci certo in due o tre giorni. Ecco perchè sono convinta che questo signore abbia truccato una banale influenza con un Covid, per scopi studiatamente elettorali, attirandosi i voti dei negazionisti e dividendo con un certo successo il suo Paese. Infatti solo i suoi sostenitori boccaloni possono bersi una storiella così ridicola e crederelo una specie di Superman uscito illeso da un virus i cui malati negli USA sono a quota 9,52 Mln con 322.000 decessi alla data 3 nov 2020.
Sleepy Joe : PAC e contropacco
Non mi fa nemmeno simpatia il Signor Biden, pallonaro e bidonista peggio di Obama quando ha bevuto il bicchier d’acqua della Contea di Flint. Si è capito oramai che anche i Democratici sono moneta falsa e rappresentano gli STESSI padroni dei Repubblicani: anche questo sedicente difensore dei deboli è solo un difensore delle sue tasche e di quelle dei suoi compari della upper class, anzi dei suoi finanziatori celati dietro i famosi PAC , e ripescato prima della pensione.
foto da l’Indipendent
Quindi adesso lui e Trump, lottano solo per decidere chi dovrà mettersi i soldi nelle tasche per altri 4 anni. Trump che si è messo a fare il Presidente degli Stati Uniti perchè le sue aziende stavano fallendo (come il nostro caro Berlusca) è logicamente più scaltro, affamato, scorretto e motivato. Non vuole certo tornare a fare il testimonial per Mc Donald. Biden è il soldatino messo su da un potere che non vede l’ora di uscire finalmente da questa commedia dell’orrore e mandare in manicomio Trump perché si è allargato troppo allenandosi a fare il piccolo Hitler.
Insomma come diceva il nostro Tomasi da Lampedusa nel Gattopardo, “cambiare tutto per non cambiare niente”. I ricchi rimarranno esattamente al loro posto continuando a giocare a Monopoli e i poveracci creperanno di Covid, miseria e sparatorie. In mezzo c’è una middle-class impoverita, incattivita e distratta, che si beve qualunque storia pur di conservare il proprio posto caldo all’inferno, facendo finta che l’inferno non esista.