“ (…) Su quali idee fondamentali si edificheranno le società che seguiranno alla nostra ? Lo ignoriamo ancora. Ma, fin da ora, si può prevedere che, nella loro organizzazione, esse avranno a che fare con una nuova potenza, ultima sovrana dell’età moderna: la potenza delle folle»
Gustave Le Bon, Lezione alla Salpêtrière, 1887
Nei loro saggi illustri studiosi del ‘900, antropologi tra cui lo stesso Le Bon, oltre a psichiatri e criminologi di chiara fama, hanno indagato in profondità meccanismi di fenomeni psicologici collettivi che si impossessano della folla manovrata dal carisma di uno o più personaggi che la agitano. Di queste letture illuminanti hanno beneficiato per loro tornaconto personaggi come Mussolini e Hitler in primis, che com’è noto riempivano le piazze durante le proprie deliranti enunciazioni .
Tornando ai giorni nostri, di queste “folle”, vorrei segnalarne solo alcuni esempi che hanno riguardato per vari motivi la nostra società degli ultimi due anni:
1.l’assalto degli zombie di Trump a Capitol Hill pilotato dall’ex presidente in persona durante le elezioni americane, che ha portato alla morte in diretta cinque persone, tra cui un poliziotto morto di infarto dopo essere stato colpito e aggredito con spray al peperoncino, massacrato dalla folla perché era uno dei pochi che stava lì solo per fare il suo mestiere … ed altri poliziotti che in seguito si sono suicidati
2.l’assalto e la distruzione della sede della CGIL di Roma, a opera di migliaia di individui tra neofascisti e no vax
3. Le ultime aggressioni dei no vax ai sanitari degli ospedali di Ancona, Bologna e Mestre per fare solo cenno agli ultimi episodi di quest’anno senza allargare il discorso agli assalti ai pronto soccorso di altri ospedali nell’anno precedente…
4.La testata in diretta alla giornalista Selvaggia Lucarelli che stava facendo un servizio su una manifestazione no vax a Roma al Circo massimo.
Senza avventurarmi su un argomento per la cui trattazione scientifica non posseggo le competenze, (come pure riguardo ai vaccini Covid ed ai vaccini in generale) aggiungerei sommessamente un altro nuovo elemento che mi pare accomuni gli episodi enumerati, entrato in campo in epoca recente: la voglia di protagonismo del singolo e, a giudicare dalle immagini dei leader di queste folle in TV e sui social, l’urgenza quasi psichiatrica di comparire sui social e in TV sia per autocompiacimento sia per necessità onanistica di riscatto mediatico.
Come è già stato ampiamente spiegato e descritto nei vari saggi di inizio novecento, la folla nel suo delirio di onnipotenza, si sente rafforzata dalla consapevolezza di essere in quel momento una massa invincibile, ed è sicura per questo di godere di una specie di impunità, proprio come il “leone da tastiera” si nasconde dietro l’anonimato di Internet per trasformarsi in un odiatore seriale e stalker, personaggio comune miserabile e frustrato magistralmente descritto e interpretato dal nostro comico nazionale Crozza.
Anche in tutti i casi sopra citati, il cittadino medio mimetizzato nella folla “de noantri” delle piazze italiane del 2021, autoproclamatosi “POPOLO”, mentre grida nei suoi slogan “LIBERTA’ LIBERTA’”, confida comunque che lo STATO, seppure apostrofato e ridicolizzato con tanto odio nei profili delle pagine social, non lo toccherà o in caso contrario se lo fermerà, lo rilascerà immediatamente. Perché questo signore il giorno dopo aver partecipato alla sua bella manifestazione magari calzando le Nike nuove di pacca e il suo bel foulard in spregio alla mascherina, in una situazione di assoluta normalità sa benissimo di essere libero, almeno in Italia, di fare ciò che vuole, visto che anche i delinquenti veri lo sanno, e ne approfittano arrivando persino dall’estero per delinquere.
Egli proprio come loro, conta ed ha sempre contato sulle garanzie democratiche, ha sempre contato sulla polizia che arriva in situazioni di pericolo (anche se a volte in ritardo), ha sempre contato sui medici delle ASL che salvano le vite gratis e a tutti, sui servizi e le vituperate istituzioni…
Al contrario, questa stessa folla COSI’ ITALIANA, così “PATRIOTTICA”, non l’ho mai vista manifestare con la stessa fermezza contro la Mafia e la voracità dei politici mafiosi, che pure hanno infestato di corruzione e violenza il nostro paese e sono più di 60 anni che lo manovrano a loro piacimento, condannando il nostro sud all’arretratezza e alla fame… non ho mai visto queste folle inferocite recarsi nei maxi processi o sotto le case dei mafiosi per fare giustizia dopo le morti del Generale Dalla Chiesa, dei Dottori Falcone e Borsellino ad esempio. Non li ho mai visti così inferociti nemmeno dopo che i mafiosi avevano sciolto nell’acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, e una icona del vero coraggio, della vera “LIBERTA’” (lei sì!) e della nostra democrazia come la Signora Lea Garofalo.
Negli Stati Uniti, A Capitol Hill molti tra i protagonisti che hanno guidato il suddetto assalto, hanno chiesto scusa pubblicamente per aver disonorato la patria e la bandiera.
Da noi furbescamente, alcuni capetti no vax tatuati e capelluti guru patrioti dell’ultima ora, si sono invece dissociati (via TV nazionale naturalmente) dai neo fascisti che hanno attaccato la sede del sindacato CGIL.
Personalmente mi vien da pensare che allora qui nel “Bel Paese” dai tempi di Dante Alighieri non sia cambiato nulla; e che più che di folla si debba parlare della “foia” del “BRANCO” ovvero della pusillaminità dei singoli, i quali dopo essersi sfogati ed aver provocato un disastro, si smarcano velocemente dalla folla per ripulirsi la faccia e la fedina e tornarsene a casa al calduccio come se non fosse successo niente.
Quindi dopo l’istinto criminale che contagia la folla come un virus facendone salire la febbre, la vigliaccheria nostrana agisce su di essa come un calmante trasferendosi dal collettivo alla singola persona, rivelando sotto la luce della realtà di tutti i giorni, la nudità meschina dell’individuo che nasconde la propria responsabilità sotto la coltre della moltitudine come si fa con la polvere sotto i tappeti, mostrando a tutti noi in maniera crudele e beffarda, la povera e banale essenza mortale del finto patriota all’italiana.
©L’Assenzia