Il nostro è un Paese pieno di contraddizioni si sa, siamo divisi in due Nord e Sud , uno chiamato la locomotiva d’Italia e l’altro trascinato sempre più in basso dall’arretratezza e dalla corruzione.
E se in parte negli ultimi 30anni, ci siamo riscattati sfornando brillanti scienziati (tutti trasferiti all’estero) e formidabili astronauti come Samanta Cristoforetti e Parmisano, in Tv e in teatro si avvicendano senza soluzione le solite vecchie cariatidi più cadenti che decadenti che non cito per noja. Sembra di vivere nella “Città degli immortali” di Borges (El Aleph)
E mentre Elon Musk programma il cervello degli esseri umani con i microchip (su cui sorvolo perché mi ha turbato parecchio), la nostra politica da destra a sinistra suona la fanfara per adunare un esercito di zombie a fare numero (come ad esempio Albertini che vorrebbe ricandidarsi a Milano come sindaco).
Le donne italiane continuano ad essere l’altra metà del nulla (da sterminare vista la recrudescenza dei femminicidi), in un cielo sempre più maschilista e inviso. La prova? Aprite una qualsiasi prima pagina dei giornali online e vedrete in primo piano le foto degli uomini intenti a comandare e le donne “impiegate del governo” relegate alla fine della pagina oppure in cronaca implicate in storie raccapriccianti.
L’unica forza politica che avrebbe potuto davvero cambiare le cose era il M5s, ma è stata fatta fuori senza pietà dal comico che l’ha fondata, Beppe Grillo, riazzerandola e riportandola allo schema dei partiti tradizionali. Ha preso in giro migliaia di elettori facendoli votare su una piattaforma che a quanto pare contava meno di zero, visto che le decisioni le ha prese sempre e solo lui e i suoi galoppini con smania di protagonismo. Transfuga inclusi.
Pertanto vorrei fare un appello: caro signor Elon Musk, può prestare al popolo italiano qualche tonnellata di Neuralink da piantare nel cervello dei suoi politici, per programmarli ad andare in pensione a giocare a Pong invece che a riciclarsi? Gliene saremmo davvero grati, almeno potremo (si spera) in un futuro liberarci di loro e della pletora di riciclati nelle istituzioni pubbliche, Tv compresa.
Potremo finalmente avere dei giovani (veri, non rifatti) alla guida di un Paese che se vuole davvero risollevarsi deve cambiare rotta ed etica, integrando le persone invece di emarginare e restituendo alle donne la metà di un’Italia che spetta loro di diritto.
©l’Assenzia