Pesci in faccia

Per la rubrica Pesci in faccia oggi tocca a Elon Musk

Il mondo dei Social deve proprio piacere per loggarsi quotidianamente … Personalmente lo frequento con moderazione perché c’è un sacco di gente irrisolta che ha bisogno di farsi notare e mi ripugna un po’. Inoltre la maggioranza dei campioni di umanità che lo frequentano, come le lumache che lasciano la bava, lasciano la traccia più desolante e squallida del genere umano: l’invidia.

Ho dato un’occhiata alle pagine di alcuni quotidiani dove c’era la notizia del Twitt dell’udienza del Papa ad Elon Musk e figli, dove il Patron di Tesla e Twitter si diceva onorato dell’incontro. E fin qui mi pare che abbia tutto il diritto di esprimere la propria soddisfazione per questo. Ma non mi sembravano molto d’accordo i cosidetti “followers” del suo profilo, viste le reazioni alla fotografia dell’avvenimento postata nel twitt, dove irridevano il Papa, Musk, e, cosa più disgustosa, facevano del “body shaming” su di lui ed i figli di presenti nella foto, indicandone parti del corpo non proprio in forma. E’ vero che il papa sembrava troppo piccolino rispetto a loro, ed in un primo tempo infatti mi sembrava una foto ritoccata. Ho pensato persino fosse un fake. Se fossi al suo posto, mi distaccherei un po’ da questo pubblico di rosiconi, anche perchè insieme a questi, un sacco di suoi concorrenti strumentalizzano ogni suo tweet.

Il Twitt del sondaggio di Musk

Ho letto anche il Twitt del sondaggio lanciato da Musk se dovesse o meno dimettersi dalla guida di Twitter e mi sono chiesta perché un uomo che ha sborsato un mare di quattrini e si è esposto a un grosso rischio acquistandolo, dovesse chiedere il permesso di guidarlo a quanti lo frequentano gratis, la cui preponderrante attività consiste nell’auto-promozione della propria immagine e nello sberleffo di quella altrui.

Insomma come diceva  La Rochefoucauld “(…) l’invidia è un furore che non può sopportare il bene altrui”

©L’Assenzia

Per la rubrica Pesci in faccia oggi tocca a Medici e Infermieri

Da angeli salvatori a demoni falsi e bugiardi nell’arco di un anno: questi poveri lavoratori della sanità pubblica, oltre ad essere sfiniti, ad ammalarsi e a volte anche a morire a causa del Covid, devono anche sopportare la gogna degli esauriti negazionisti odiatori seriali sui social che li accusano di far parte della cospirazione della vendita del vaccino. Manifestazioni di negazionisti in alcune città europee li accusano di “spruzzargli addosso il vaccino” ed altre assurdità del genere. Moribondi nelle terapie intensive che negano fino all’ultimo di essere ammalati di Covid come testimonia un’infermiera, nera americana …

Allora cari terrapiattisti de noiantri, sappiate che a tanti come me non frega niente se vi farete vaccinare o no, ma ci terremmo solo a questo: che qualora vi ammalaste di covid, firmaste una dichiarazione in cui rinunciate alle cure dei nostri “complottisti” in camice bianco e in caso contrario che pagaste fino all’ultimo centesimo le cure della sanità pubblica.

Forse vi passerà la voglia di agitare gli ormoni in piazza e li userete per qualcosa di più divertente.

Per la rubrica Pesci in faccia oggi tocca a Giovanna Botteri

Se prima con alcuni quotidiani ci incartavi il pesce, ora la Trash Tv ed il Web trash, così di moda dalle nostre parti, te lo tirano direttamente in faccia, come è successo in questi giorni ad una delle più leggendarie giornaliste inviate di guerra italiane, oggetto di body shaming prima sul web e poi su Striscia la notizia, a causa (diciamo così) dell’aspetto tricologicamente casual tenuto durante i collegamenti dalla Cina sui TG Rai in tempi di Covid 19.

Alla spettinata e perennemente assonnata per via del fuso orario Giovanna Botteri, alcuni “premi pullitzer de noiantri” sul web, non le hanno proprio risparmiato nulla, compresa una squallidissima pseudo – indagine rilanciata dalla Tv del Berlusca (poi rimossa dal web in gran fretta) da un sito notoriamente ripugnante (che non c’è bisogno di nominare ) dove tra una donna nuda e il banner di un set di trita verdure, l’accusavano di essere in presunto conflitto d’interessi, per aver raccomandato sua figlia sfruttando l’influenza della RAI TV, presso la multinazionale cinese ZTE, ora in Italia per vendere il 5G.

Se però questi avessero avuto l’onestà di pubblicare tutto Curriculum della ragazza presente su Linkedin, non avrebbero potuto dileggiarla in quel modo, dal momento che lei stessa asserisce che il suo primo incarico alla ZTE è stato un internship come PR manager nel 2017, quando sua madre era da più di 10 anni corrispondente a New York e non si capisce cosa c’entrasse a quel tempo con la Cina. Una ragazza che leggo, vanta tra l’altro un MBA alla Luiss ed uno alla cinese FUDAN University (2016) ed esperienze lavorative di tutto rispetto in multinazionali di calibro mondiale dove da quello che so, o sei preparato o non entri nemmeno.

E un po’ delusa, da annosa telespettatrice e ammiratrice di personaggi come Antonio Ricci, ideatore di Striscia, mi chiedo: quale era questa grande notizia che il popolo italiano doveva sapere anche a costo di rovinare la reputazione di una persona, dov’era lo scandalo?

Sorvolerò sul servizio imbarazzante di Staffelli per Striscia e della figura che ha fatto , sul tentativo maramaldesco di far passare per vittima chi l’aveva ridicolizzata apertamente leggendo il copione nella trasmissione, e sul sondaggio Eva-contro-Eva – Gruber Vs Botteri pubblicato frettolosamente sul loro sito per metterci una pezza. Sorvolerò perché di tutta la trash Tv è l’unica trasmissione di puro intrattenimento che salvo grazie anche al coraggio dei suoi inviati.

La calunnia è un venticello …. Canale 5 contro la RAI

Spero di sbagliare, ma noto molte analogie con la famosa macchina del fango, come nel caso dei calzini spaiati di Boffo, che portò alle dimissioni il direttore dell’Avvenire, quando Feltri sul Giornale, nel 2010, per soddisfare il suo padrone, fece il lavoro sporco diffamandolo, e fu sospeso dall’Albo dei giornalisti per 6 mesi. Anche in questo caso, nel sito del suo giornale si può apprezzare quanto questi si sia appassionato al caso Striscia Vs Botteri, dando velenosamente conto per tutta la settimana di ogni singolo sviluppo televisivo in buona compagnia di giornali come bigodino.it e spettegolando.it.

Ma perché un TG di pura satira come Striscia la notizia, che non si è mai prestata a certi giochini miserabili, ha fatto questo triste scivolone abbassando la cifra della credibilità della trasmissione?

Da l’impressione che qualcuno abbia tentato di strumentalizzarla per montare l’ennesimo caso contro la TV di Stato e di governo, che, in questi giorni di ritrovato vigore a causa della pausa forzata nelle case di tutti gli italiani, dicono stia quasi regalando gli spazi pubblicitari nelle ore di punta a danno delle private, come aveva già anticipato il preveggente Confalonieri di Mediaset nel lontano 2018 su Repubblica. In effetti siccome la raccolta digitale RAI é cresciuta del 40% nel 2019 grazie a Raiplay, forse toccava giocare di sponda colpendo i suoi personaggi più amati, dando ad intendere a noi gonzi, che nella loro Tv ci sono i salvatori della legalità e che invece nella Rai tutti i personaggi sono corrotti.

Per evitare cadute di stile, bene ha fatto il regista di Striscia a correre ai ripari, con il servizio dell’ottimo e sempre corretto inviato Moreno Morello spostando l’attenzione sulla presunta rivalità Gruber Vs Botteri, ristabilendo l’immagine iconica della grande giornalista che stavano ingiustamente contribuendo a diffamare

D’altra parte quando si tratta di soldi, la guerra tra manager, porta la sporcizia nel cervello dei gregari e non sempre si ha il controllo su tutto e tutti, specie in TV. Aggiungo che il buon giornalismo a cui ci ha abituato la vituperata e spendacciona RAI, è un terreno politico molto scivoloso su cui giocare, dove non basta essere degli scaltri opportunisti con tanti comici sul libro paga: ci vogliono cuore, intelligenza, spessore e tanto, tanto mestiere!

l’Assenzia©