Quanto dobbiamo noi italiani ai nostri Partigiani! E quanto dobbiamo (noi tutti europei) agli alleati Sovietici, Americani e Inglesi.
Dopo la salute, la libertà è il bene supremo per tutti gli esseri umani e dei perfetti sconosciuti, hanno donato le loro vite in cambio della nostra, ma noi per la maggior parte non ci pensiamo nemmeno.
Sono convinta che lo spettacolo, anche quello ridicolo, sia ciò che più affascina le folle e le faccia sprofondare in una specie di stupida catarsi. Il potere è uno spettacolo che seduce, che immedesima, che fa sognare. Milioni di persone infatti caddero nella trappola di un guitto pazzoide nazista pittore fallito e di un altro attorone come il Duce, i quali giocavano a fare gli imperatori e che come tutti i politicanti, provvidero a trovare un “nemico comune” per attrarre le “brave persone” in cerca di riscatto in piena crisi economica, le quali caricarono le loro pistole e gli diedero il diritto di annientare milioni di cittadini ebrei, uccidendoli, derubandoli e trafugandone il patrimonio. Promisero teatralmente ai loro popoli beoti supremazia e vittoria mentre sottraevano loro i diritti fondamentali, tra cui la libertà, riempendosi intanto le tasche coi loro stessi tesori.
Ciò che nel manuale del perfetto del perfetto attore – dittatore non può mancare è la distorsione delle verità storiche. Ciò a cui si assiste oggi in Russia ma anche da noi in Italia. Ma dal momento che nel ventesimo secolo c’erano già fotografia e cinema e che le testimonianze di ciò che accadde risultano a video inoppugnabili, appare più problematico dimostrare certe ricostruzioni astruse fatte per imbambolare la maggioranza dei giovani di oggi che per ragioni anagrafiche in famiglia non hanno mai sentito parlare di resistenza o liberazione.
Il 25 Aprile mi piacerebbe che non solo i giovani, ma anche gli adulti distratti che hanno dimenticato cosa sia la libertà, ne ritrovino il valore. Mi piacerebbe che tutti ritornassimo a cercare i valori più grandi nella vita senza essere sedotti dallo stupidario del potere. Che invece di comprare solo i libri noire, si tornasse a leggere dei bei romanzi, che infondessero amore per la vita e prospettive positive per il futuro. Mi piacerebbe che tornassimo a sorridere non amaramente, ma dolcemente, alla vita.
Buona liberazione dalla malinconia a tutti, proprio a tutti
©l’Assenzia