C’era una volta un paese chiamato Italia. Per 70 anni e più era stato protetto dall’ombrello Nato. Poi quest’ombrello, logoro, bucato, ha cominciato a far piovere su di essa bombe, virus, emigrazione, vaccini vari … Una storia che ciascuno di noi adulti ad oggi anno 2022, conosce abbastanza bene, grazie all’informazione più o meno informata, più o meno disinformata, più o meno distorta.
Un vecchio ombrello che ciascuno di noi non ha mai scostato da sé per distogliere lo sguardo e capire cosa ci fosse aldilà, quell’aldilà che cambiava le carte in tavola sotto al nostro naso, diventando una realtà distopica da cui tenersi a distanza per poter continuare a fingere di essere in pace, continuando ad andare a messa la domenica.
Quell’aldilà con le sue false certezze, con la violenza criminale degli stati giganti come Russia e Cina assetati di potere, l’improvvisazione goffa dei nostri governanti davanti allo strapotere della finanza, delle lobby delle armi che finanziano stati che fomentano le guerre nei paesi poveri, spingendo l’emigrazione, impossessandosi del loro territorio e contemporaneamente riempiendo l’Europa di manovalanza a basso costo, preda di mafia e criminalità.
E noi cittadini europei, italiani, così detti “liberi”, abbiamo lasciato che il nostro Paese scappasse via dalle nostre mani, assistendo impotenti a tutto questo, aggrappandoci alla nostra strana libertà fatta di dipendenze da cibo, tv, smartphone, bullismo, droghe, prostituzione e ignoranza trasmessa in diretta sui social h24.
E’ questa la “pace” che vogliamo difendere? e’ questa la pace che vogliamo? è questa “la pace”?
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