Non è un’ Europa per maschi

Tre donne alla guida dell'Europa, Casellati: «Un traguardo storico»
Lagarde, Merkel e Von der Leyen


Dal 2005 ad oggi in Italia abbiamo assistito a 8 cambi di governo e più o meno altrettanti presidenti del consiglio, casualmente tutti maschi. Viceversa in Germania dallo stesso anno, una grande donna è rimasta sempre al suo posto: il Cancelliere Federale Angela Merkel, terza carica dello Stato Tedesco e Capo del Governo.
Ora la signora Merkel lascerà la sua carica e quando la sua poltrona sarà vacante, in Europa avremo il temutissimo “vuoto di Leadership” e già comincia a mancarci un po’.

Viceversa a casa nostra sono quasi certa che quasi nessuno di noi italiani avrà nostalgia che ne so, di un Monti oppure di un Renzi: io addirittura non ricordo nemmeno cos’ha fatto Letta! Di Renzi ricordo solo le slide e il disastro del Job act! E quante risate ci siamo fatti con Crozza su di lui!

Merkel è la dimostrazione che non bisogna essere maschi per essere rispettati e dare stabilità al proprio paese.

Nonostante noi donne continuiamo ad essere disprezzate e dileggiate come “genere”, alla comunità Europea persone come la Von der Leyen e la Lagarde stanno guidando addirittura la riconversione green di 27 paesi, compreso il proprio.

E se non fosse stato per loro, la nostra Italietta coi nostri politici da varietà, non si sarebbe certo salvata dalla pandemia e dalla crisi economica. Se anche noi donne italiane ne prendessimo coscienza, e la smettessimo di votare usando gli ormoni al posto del cervello, sono sicura che riusciremmo a individuare tante brave dirigenti che potrebbero guidare le proprie regioni cercando anche di prendere esempio da chi già sta facendo bene a casa propria, senza ispirarsi alle ricette astruse dettate dal partito o dal movimento di turno.

Mani del burattinaio, 1929 da Tina Modotti
foto di Tina Modotti

E’ urgente cambiare mentalità. La nostra cultura deve fare un passo avanti e restituire dignità al genere femminile, riscrivendo i libri di storia. E siamo proprio noi donne a dover cominciare a farlo, per non fare arretrare le nostre figlie e nipoti nel medioevo dell’idiozia di genere.

©l’Assenzia