La guerra dei maschi contesi tra venditori di lamette e spacciatori di orologi

Il fatterello:

Qualche mese fa la discussione era già partita su alcuni giornali nostrani anche se in fondo riguardava più gli americani: si parlava dello spot  Gillette, la nota marca di lamette ed altri prodotti per barbuti supermachi pentiti. Citando Engage.it,  La pubblicità di Gillette verrà lanciata in tv durante il Super Bowl 2019 , ma su internet aveva superato già i 4milioni di visualizzazioni. Uno spot anche apprezzabile per i contenuti sociali.

Insomma, a un certo punto della nostra vita esce questo Adv firmato GREY (un’agenzia pubblicitaria furbacchiona di NY che festeggia i 100 anni di carriera, mica bruscolini) per conto della P&G, la scaltrissima Procter and Gamble che vende dai saponi per pavimenti a quelli da barba. Il video sulla scia del “me too”,  redarguisce il machismo tossico e mostra schemi di comportamento da parte di maschi “politicamente corretti” da adottare verso i propri figli senza rinunciare alla propria virilità. E su Internet si scatena l’inferno della battaglia dei like e dislike che ci rivela un mondo di uomini fobici che odiano le donne, che quasi sempre nelle affermazioni dei dislike si dimostra razzista e omofobo accusando lo spot di “femminismo”.

Insomma: toccategli tutto (si fa per dire…) ma non le lamette!

Incredibilmente e altrettanto furbescamente la Edgar Watch Company, che vende orologi per supermaschi ricchi-contenti-di-esserlo e simpatizzanti frustrati e succubi, gli  fa un video di risposta(!) we see the good in men, con tanto di bandierine americane e uomini che proteggono la nazione sprezzanti del pericolo: dai minatori ai soldati e ai senzatetto tutti maschi, una razza perfetta se non fossero nati dalle donne … e se potessero indossare i loro orologi con quello che costano, aggiungerei …

Insomma, la pubblicità si impossessa delle nostre tendenze sociali e riesce a trasformarle in slogan, che diventano quattrini, da veicolare nelle proprie tasche. E siccome alla GREY conoscono molto bene il loro mestiere, sanno che la maggioranza di internauti trasforma tutto in una guerra tra fazioni, che é facilmente manipolabile se si minaccia la supremazia di genere.

Così: BINGO! Ecco che lo spot della P&G centra l’obiettivo di 4 Milioni di visualizzazioni ANCORA PRIMA D’ AVER SPESO MILIONI DI DOLLARI in spazi pubblicitari.

Maschi buoni Gillette e maschi cattivi che dichiarano di comprare Wilkinson combattono strenuamente  tra loro (seppure sul WEB) . Maschi santi antimachisti e maschi filonazi si scontrano in una battaglia senza esclusione di rasoiate, come in un derby calcistico. E la campagna pubblicitaria va a gonfie vele, perché i maschi, da bravi soldatini, combattono al posto delle due aziende.

E così come dopo gli uragani rimane un mare di fango, le scia di  frasi-pattumiera sotto i video di You Tube non si contano nemmeno, tirando in ballo anche i poveri gay e  le femministe che puntualmente interpellate, dichiarano di non radersi nemmeno le ascelle, per dire …

Insomma: quando l’Uomo, inteso come razza animale, diventerà davvero evoluto? Quando smetterà di credere all’oroscopo, alle fattucchiere,  ai politicanti-sotto-elezioni, e quando capirà che LA PACE CONVIENE  a MOLTI mentre  la guerra conviene alle tasche di quei pochi che la guerra la lasciano fare ai poveri peones?

D’altra parte però, la pubblicità rivela la vecchia ruggine tra maschilismo e femminismo, che mi sembra la scusa più semplice per fare esplodere la frustrazione di un quotidiano oramai senza più piacere, espresso in ingiurie gratuite che costano pochi kb,  facendo emergere la parte peggiore della nostra umanità incattivita, preda della propria confusione  e superficialità.

L’Assenzia

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